In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, è bene fare chiarezza tra la differenza che intercorre tra il voto nullo e lasciare in bianco la scheda elettorale

Differenza tra scheda bianca e nulla: quali sono

Differenza tra scheda bianca e nulla

Esiste una differenza tra scheda bianca e nulla, anche se tutte e due le opzioni equivalgono a non andare a votare. A eccezione per i referendum. Molti si domandano quindi se abbia senso recarsi a votare, soprattutto adesso che il 25 settembre ci sono delle elezioni così importanti per gli italiani. Si tratta infatti di andare a votare per decidere chi saranno i nuovi rappresentanti della Camera e del Senato. Il risultato elettorale andrà ad incidere sia sulla formazione del nuovo governo che sulla nomina del presidente del Consiglio. Anche se si tratta di un “appuntamento” di grande risonanza nazionale, ci sono ancora coloro che non hanno deciso se andare a votare o meno. Da tenere anche in considerazione coloro che, pur andando alle urne, stanno valutando la possibilità di lasciare scheda bianca o far si che il proprio voto sia considerato nullo.

Differenza tra scheda bianca e nulla

La differenza tra scheda bianca e nulla sussiste a seconda della tipologia di competizione elettorale. Per fare un esempio: nel referendum abrogativo il risultato ha valore solo quando si raggiunge il quorum. Per questo esiste una grande differenza tra il lasciare la scheda bianca e il non andare direttamente a votare. In questo caso la scheda bianca non incide sul risultato finale e si considerano all’interno del quorum. Ecco che potrebbero rivelarsi determinanti per la validità del referendum. Quando invece ci sono delle elezioni amministrative o politiche, come nel caso del 25 settembre 2022, non c’è grande differenza tra la scheda bianca e quella nulla. Il fatto è che non hanno valore e quindi non incidono sul risultato finale. Di conseguenza si considera come voto non espresso. Una volta capita questa differenza, bisogna far chiarezza su quali sono le conseguenze – se ci sono – di lasciare in bianco la scheda elettorale. È bene capire anche che cosa accade se la scheda viene considerata come nulla.

Elezioni amministrative 2022: ecco come si vota

Differenza tra scheda bianca e nulla: quando il voto non vale

Ci sono alcune peculiarità che fanno si che una scheda elettorale sia considerata nulla. Questo accade nel momento in cui il voto sia stato espresso in maniera scorretta e quando l’elettore, per errore o di sua volontà, abbia scarabocchiato altri segni al suo interno. Insomma, tutto ciò che non sia la “X” da segnare sul candidato o sulla lista va a invalidare il voto. Così facendo, infatti, si potrebbe rendere riconoscibile la scheda elettorale, il che viola il principio di segretezza. Nello specifico, il voto è nullo quando:

  • il voto è segnato a penna;
  • la scheda ha scritte, segni o sbavature tali da renderla riconoscibile;
  • si esprimono più voti rispetto quelli che si hanno a disposizione;
  • l’elettore vota la scheda con il proprio nome e cognome.

In questi casi il voto non sarà conteggiato e dunque non andrà ad incidere sul risultato finale.

Differenza tra scheda bianca e nulla elezioni

Scheda bianca

Nel caso delle elezioni elettorali del 25 settembre 2022, la differenza tra scheda bianca e nulla non esiste. Tuttavia bisogna specificare che cosa si intende con il termine scheda bianca. Questa viene considerata come una forma di protesta e di astensionismo contro politici e istituzioni. Tale fenomeno si chiama “astensionismo attivo” e accade quando un elettore che si reca alle urne decide di lasciare la scheda in bianco. L’astensionismo passivo avviene invece quando un cittadino va alle urne, ma non seleziona alcuna preferenza. Per il risultato finale delle elezioni, così come accade per il voto nullo, la scheda elettorale non viene considerata nel conteggio.

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