Partite Iva 2020: conto dedicato per il regime forfettario, cosa cambia?

partite iva forfettarie

Le Partite Iva a Regime Forfettario passeranno al Regime Analitico e dovranno aprire un nuovo conto corrente dedicato per l’attività e collegarlo alla propria p.iva

Il nuovo governo giallo-rosso rivisita tutte le novità introdotte dal precedente governo GialloVerde; In particolare a finire nel mirino sono state le partite iva che hanno aderito al regime forfettario.

Il governo M5S-PD sta valutando se modificare nuovamente lo status delle Partite Iva da Regime Forfettario a Regime Analitico.

Si tratterà quindi di imporre l’apertura di un conto corrente dedicato per tutti coloro che fin’oggi usano il proprio conto privato per la propria attività.

Sarà quindi obbligatorio, se passa il regime analitico, recarsi nella propria banca di fiducia e aprire un conto corrente dedicato per appoggiare la propria partita iva, nel quale dovrà da li transare tutto il cash-flow di cassa (entrate e uscite) .

Che cosa è il regime analitico per la Partita IVA?

La Partita Iva a Regime Analitico è stata studiata per limitare l’evasione fiscale oltre che iniziare un processo di abrogazione della dichiarazione forfettaria. Per coloro tutti coloro che hanno potuto usare la Partita Iva a regime Forfettario, durante il 2019, hanno sfruttato la tassa piatta al 15%, esclusivamente nel caso in cui i loro compensi non superassero i 65.000€ di ricavi annui.

Attraverso il Regime Analitico, le partite iva, saranno quindi obbligate a dichiarare in modo dettagliato tutte le attività svolte oltre tutti i costi e ricavi, e per verificare l’esattezza di quando svolto da parte dello stato, è possibile farlo solo attraverso l’uso di un conto corrente dedicato.

Partite IVA 2020: Cosa cambia

Da inizio anno, fino a settembre sono state circa  217mila le nuove partite Iva che hanno deciso di aderire al regime forfettario. Con il Ddl di Bilancio in arrivo una sforbiciata ai collaboratori che non potranno percepire oltre i 20mila euro,faranno cumulo i redditi da lavoro dipendente a partire dai 30mila euro.  

La Flax Tax ha fatto innamorare molte persone, che sono ritornate ad aprire la partite iva, come era già successo qualche decennio fa. Si stima che circa una  su due Partite Iva si siano aperte proprio  a partire da inizio anno, proprio grazie alla Flax Tax.  

I dati ufficiali confermano che sono nati circa 217 mila partite iva autonome e mini imprese, in termini percentuali sono circa il 50,6 % delle p.iva italiane; tutti quanti hanno deciso di confluire nel regime agevolato della Flax Tax,  che vede applicata, un imposta sostitutiva al 15%.

Attraverso il rapporto emerso dall’Osservatorio delle Partite Iva,  oltre le 217 mila partite iva forfettarie appena aperte, sono confluite altre 285 mila che prima adottavano il regime ordinario dato emerso ad ottobre, grazie alla dichiarazione IVA.

Partite Iva:  novità e cosa cambia

La Partita Iva a regime forfettario ha fatto innamorare gli italiani, ha elevato la soglia dei ricavi a 65 mila euro e ha inoltre cancellato i vincoli sui beni strumentali, sui compensi dei collaboratori e ha inserito il limite di 30 mila  per chi ha anche un lavoro dipendente o percepisce una pensione.

Nonostante ciò, in Parlamento stanno discutendo della manovra in quanto è probabile che nascano delle situazioni di abusi con conseguente perdita di gettito fiscale nelle tasche dello stato.

Le partite iva con regime forfettario non sono soggetti all’Iva e agli adempimenti dichiarativi collegati.

 

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