Permessi elettorali dipendenti privati: cosa sono, funzionamento

Permessi elettorali dipendenti privati al centro dell'attenzione in vista delle prossime elezioni amministrative del 12 giugno 2022. Ecco la disciplina dei permessi e la busta paga per i dipendenti che svolgono funzioni elettorali.
permessi elettorali

Permessi elettorali dipendenti privati, chiamati a svolgere attività elettorali. Ma come è possibile andare a gestire l’assenza da lavoro? Permessi elettorali: cosa sono e come funzionano? Ormai le prossime votazioni amministrative del 12 giugno, si stanno avvicinando velocemente.

A breve sarà possibile poter votare per il referendum costituzionale e, in diverse regioni, per il rinnovo delle giunte regionali. Diversi cittadini chiamati a svolgere attività elettorali, dunque, si staranno chiedendo come regolamentare la propria assenza da lavoro. I lavoratori dipendenti chiamati a svolgere ruoli nei seggi elettorali sono tutelati dal Decreto del Presidente della Repubblica 361/1957 e dalle leggi 53/1990 e 69/1992 che introducono i Permessi elettorali.

Permessi elettorali: cosa sono?

I lavoratori dipendente pubblici e privati, con contratto a tempo determinato o indeterminato, hanno diritto a:

  • assentarsi dal luogo di lavoro per tutta la durata delle attività elettorali, purché abbiano inoltrato richiesta scritta al datore di lavoro;
  • pagamento di quote da sommare alla retribuzione ordinaria, o a giorni di riposo compensativi per i giorni festivi e non lavorativi nei quali si sono svolte le funzioni elettorali, in aggiunta al compenso erogato dallo stato.

Le giornate trascorse al seggio nello svolgimento di funzioni elettorali sono giornate lavorative retribuite

Per legge, i giorni trascorsi presso i seggi elettorali in qualità di presidenti di seggio, scrutatori, segretari, rappresentanti di liste, di gruppi o partiti e componenti di comintati promotori di Referendum sono da considerarsi giornate lavorative a tutti gli effetti. Il lavoratore, pertanto, non avrà alcuna decurtazione nel cedolino paga, ma sarà retribuito come se avesse prestato regolarmente servizio in azienda.

Il lavoratore impegnato in attività elettorale ha diritto al riposo compensativo

Inoltre, per quanto concerne le tornate elettorali in giorni festivi o non lavorativi, il lavoratore dipendente avrà diritto ad una giornata di riposo compensativo o, in alternativa, ad una quota di retribuzione da sommare alla paga normalmente percepita.

Permessi elettorali: come fare richiesta al datore di lavoro e quale documentazione produrre?

Il lavoratore subordinato che debba svolgere attività elettorali deve informare tempestivamente il proprio datore di lavoro, nel rispetto dei seguenti adempimenti:

  • consegna della copia della convocazione consegnata dall’ufficio elettorale;
  • consegna certificazione del presidente di seggio;
  • al termine della tornata elettorale, consegna della certificazione del presidente di seggio indicante i giorni e le ore occupate nella funzione.

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