Isee precompilato: cosa è e come funziona?

Rivoluzione Isee: dal 1° gennaio debutta il precompilato. Ecco cosa è come funziona

Dal 1° gennaio 2020 debutterà per la prima volta l’Isee precompilato: così come per la dichiarazione dei redditi dal 2015, lo Stato fornirà ai cittadini un Isee precompilato con alcuni dati che permetterà di ottenere la certificazione senza passare da un Caf.

Isee precompilato: cosa è

L’Isee precompilato non è altro che l’Isee con all’interno dei dati già pronti relativi alla situazione patrimoniale del nucleo famigliare. Le voci principali che compariranno dovrebbero essere i conti correnti, gli immobili e tutti i redditi della famiglia.

Tali informazioni vengono recuperate dall’Anagrafe tributaria, dal Catasto, dalle banche, dalle dichiarazioni dei redditi. Per il lancio si farà riferimento ai due anni precedenti per i redditi in virtù dello spostamento in avanti del termine. Chi ha necessità di una “fotografia” più aggiornata potrà richiedere un Isee corrente.

Come funziona

Per accedere a questo nuovo Isee bisognerà identificare il cittadino sul portale Inps: questo perché le norme della privacy sono molto severe. Dunque, il cittadino dovrà farsi identificare dal sistema:

  • con il pin e il dispositivo Inps;
  • utilizzando il pin dell’Agenzia delle entrate;
  • con l’Identità digitale di livello 2 o superiore (nome utente, password e codice temporaneo di accesso);

Non è finita qui: chi richiede l’Isee dovrà anche dimostrare di conoscere alcuni dati sensibili dei componenti del suo nucleo famigliare: per esempio indicazioni precise sul reddito.

Se il cittadino non è in grado di fornire queste informazioni dovrà usare un Isee tradizionale e non precompilato.

Attenzione al conto corrente

Dal 2020, l’Isee contiene anche tutti i conti correnti del nucleo famigliare: già dal 2015 era possibile il controllo dei dati comunicati dagli intermediari finanziari.

Questa possibilità ha fatto crollare, nel corso del tempo, la percentuale di dichiarazioni con patrimonio nullo dal 67% al 14%. Un dato importante che significa solo una cosa: l’emersione dei conti correnti e dei risparmi mai dichiarati nell’Isee.

Isee: a cosa serve

L’Isee è una dichiarazione fondamentale per misurare l’effettiva situazione economica della famiglia: serve a stabilire con certezza chi ha diritto ad alcuni servizi e chi no.

L’Isee viene richiesto per i servizi alla prima infanzia, per le agevolazioni sulle tasse universitarie, per le spese dedicate ai libri di testo, per le mense scolastiche, per le borse di studio, per le agevolazioni statali o per le prestazioni assistenziali.

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