Silvana Sciarra è la nuova presidente della Corte Costituzionale. Così, dopo tre anni, torna alla guida una donna: nello specifico si tratta della vicepresidente dell’ultimo presidente, Giuliano Amato. La Sciarra è salita alla presidenza perché eletta da 15 colleghi che hanno dato a lei 8 preferenze, contro le 7 date a Daria de Pretis. Non è stato dato invece alcuno voto a Nicolò Zanon, il terzo candidato. Tre anni fa aveva ricoperto tale ruolo Marta Cartabia.
Silvana Sciarra e i vicepresidenti
Stando a quando dichiarato dalla nuova presidente della Corte Costituzionale, la Sciarra non solo ha fiducia nelle istituzioni, ma non potrebbe non averla e pensare che una forte maggioranza rischierebbe di non prestare attenzione al pluralismo. Così, dopo la sua nomina, ha voluto lanciare parole di “fiducia e rispetto delle istituzioni”. La sua carica durerà fino all’11 novembre 2023 e, come suo primo atto, ha deciso di riconfermare come vicepresidenti i suoi rivali, Nicolò Zanon e Daria de Pretis.
Chi è Silvana Sciarra
Silvana Sciarra risulta essere la prima donna che sia eletta giudice costituzionale da parte del Parlamento. Un grande traguardo di cui non nasconde il suo orgoglio. Per capire meglio chi è questa donna, bisogna andare a conoscere la sua carriera. La Sciarra si è laureata all’Università di Bari in Giurisprudenza. È esperta del diritto del lavoro: a seguito di una serie di dottorati di ricerca, è stata docente presso l’Università di Siena, nella Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie. Dopo questa carica, ha coperto fino al 2023 una cattedra presso l’Istituto Universitario Europeo: Diritto del Lavoro e Diritto Sociale Europeo. Silvana Sciarra è anche Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Silvana Sciarra e le sue pronunce più significative
Alcune delle sue più significative pronunce si trovano pubblicate all’interno del sito della Consulta. Nello specifico, sono degne di nota la sua dichiarazione di illegittimità costituzionale legate al pluriennale blocco della perequazione automatica per le pensioni di importo modesto. Altra dichiarazione importante è stata la sentenza che ha portato al ritorno delle contrattazione economica collettiva all’interno del settore del lavoro pubblico. Questo è accaduto a seguito della fase di blocco al fine del risparmio sulla spesa pubblica. Da ricordare anche le pronunce fatte dalla Sciarra in difesa dei diritti dei cittadini. Per fare qualche esempio, si ricordi il riconoscimento a tutti i cittadini provenienti da Stati terzi di sicurezza sociale e prestazioni per le famiglie disagiate e l’assegno per ciascun nucleo familiare.
Silvia Sciarra: età anagrafica
Silvia Sciarra è stata eletta a presidente della Commissione Costituzionale anche grazie alla sua età anagrafica. Compie quest’anno 74 anni, mentre la collega Daria de Pretis ha 66 anni, e Nicolò Zanon 62. a questo proposito la Sciarra, in occasione di una conferenza stampa, ci ha scherzato sopra e ha dichiarato di avere il privilegio di avere già i capelli bianchi. Per questo, forse, la Corte ha deciso di premiare tale criterio di anzianità. Il discorso dell’età anagrafica è stato poi il pretesto per porre una serie di domande alla neo presidente della Corte Costituzionale. Ad esempio, si è chiesto quale sarà il futuro ruolo della Corte se paragonato al Parlamento che arriverà a breve.