Prescrizione dichiarazione redditi omessa e sanzioni

Prescrizione dichiarazione redditi. Cerchiamo di comprendere meglio cosa voglia dire tale termine, e quali le conseguenze tra sanzioni e pene.
dichiarazione dei redditi
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Prescrizione dichiarazione redditi. Vediamo in questo frangente la dichiarazione dei redditi annuale, alle prese questa volta con la sua mancata presentazione. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su quali siano le reali conseguenze a cui si andrebbe incontro, per una mancata presentazione.  Inutile poi andare a sottolineare come con l’omessa dichiarazione redditi, si vada di sicuro incontro agli accertamenti fiscali di rito.

In molti contano sulla prescrizione fiscale per l’omessa presentazione dichiarazione dei propri redditi, ma non sempre ciò sembra essere la giusta strada da perseguire. Nel momento in cui dovesse scattare un accertamento Agenzia Entrate, il contribuente in difetto si troverà a dover far fronte a tutta una serie di beghe fiscali. Sperare in una prescrizione Irpef è ancora l’ultima spiaggia su cui si rifugiano i ritardatari o quelli che sperano fino all’ultimo momento di incorrere in una sanzione omessa dichiarazione dei redditi.

Cosa comporta la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi

Quando non si presenta la propria dichiarazione dei redditi, quasi certamente si andrà incontro a sanzioni sia penali che amministrative, come sancito dall’art. 5 della legge sui reati tributari. A tal riguardo viene preso in esame l’entità delle imposte eventualmente evase, dopo avere messo messo in moto un accertamento fiscale sui redditi e sul patrimonio.

Altro dato che contribuisce al peso delle conseguenze di una mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, è da ritrovarsi sull’effettiva obbligatorietà che il soggetto ha nella presentazione della dichiarazione reddituale.

Chi non presenta la propria dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate entro i termini stabiliti, commette di fatto il reato di omessa dichiarazione, come enunciato nell’art. 5 della Legge sui reati tributari. Ecco che scatteranno pertanto le sanzioni amministrative, al termine accertamento fiscale. L’immediata conseguenza sarà il vedersi recapitare le dovute sanzioni omessa dichiarazione annuale.

Il reato si configura quando:

  • La propria dichiarazione dei redditi non viene consegnata entro 90 giorni dalla scadenza del termine fissato.
  • L’importo delle eventuali imposte da versarsi, vada a superare la doglia di € 50 mila.

Chi non è tenuto alla compilazione del modello 730

C’è da tenere presente d’altro canto che non tutti i contribuenti siano tenuti obbligatoriamente a procedere alla compilazione della dichiarazione dei redditi annuale. In questo caso non si manifestano termini accertamento fiscale.

Ad esempio sono esclusi da tale onere:

  • Coloro che sono in possesso di redditi di qualsiasi natura, entro i € 3 mila annuali.
  • Chi non ha nulla da versare in quanto esente per legge oppure perché le imposte dovute vengono già pagate dal sostituto d’imposta. Tale figura potrebbe essere ricoperta ad esempio dal proprio datore di lavoro.

Cosa si rischia per mancata presentazione del modello 730

Volendo approfondire le sanzioni a cui si va incontro per l’omessa dichiarazione dei redditi, sono previste due possibilità:

  • La reclusione dell’evasore da 1 anno e 6 mesi, fino a 4 anni. Tale eventualità si può presentare nei casi in cui la somma evasa sui redditi IVA sia pari o superiore ai € 50 mila.
  • La reclusione da un 1 e 6 mesi a 4 anni al massimo, per coloro che non presentano la dichiarazione di sostituto d’imposta. Rimane stabilita tale pena, quando la somma evasa è pari o supera i € 50 mila.
  • Sotto la soglia dei € 50 mila gli evasori andranno incontro a pene amministrative e pecuniarie. Queste saranno sempre messe in relazione alla cifra evasa e alla sua reiterazione.

Come sanare la mancata presentazione, e prescrizione

L’Agenzia delle Entrate ha stabilito il termine massimo per la presentazione tardiva della dichiarazione dei redditi, fino a 90 giorni dal termine fissato con il ravvedimento operoso. Oltre tale tempistica si potranno beneficiare di sanzioni a quota fissa. Ciò è stato definito al fine di incentivare la regolarizzazione a quello dell’avvenuta omissione dei ritardatari, evitando lunghi contenziosi, e sanzioni.

Per la prescrizione dichiarazione redditi del reato di omessa dichiarazione (valida sia per i redditi che per reati minori), la prescrizione scatta il 31 dicembre del IV anno successivo. Pertanto  sarà bene tenere presente un lasso di tempo pari a 5 anni. Sarà bene tenere ben a mente tutte queste informazioni, prima di ritrovarsi a subire spiacevoli conseguenze con il Fisco.

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