Il Venezuela tra inflazione e problemi di contante

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La crisi di Caracas non accenna ha diminuire: l’inflazione alle stelle e la stampa massiva di Bolivares hanno trasformate le banconote in carta straccia. Il Venezuela chiede all’Italia di stampare 71 tonnellate di Bolivares.

Il Venezuela continua a non passarsela bene: tra l’inflazione in continuo aumento (al momento, per fare la spesa servono circa 100 salari minimi) e la stampa massiva di banconote, il “governo” di Maduro è in crisi. L’ultima “trovata” di Caracas? Chiedere all’Italia di stampare 71 tonnellate di Bolivares.

Un balletto internazionale

Sembra una legge dell’economia nota a tutti, ma così non è: il Venezuela ha letteralmente stampato troppe banconote. Il Governo di Caracas ha finito, così, i soldi per pagare le tipografie.

In un’ormai prolungato balletto internazionale, inizialmente si era rivolto alla società venezuelana De La Rue, salvo poi non avere i fondi necessari al saldo delle fatture. Si era così passati alla produzione in Russia, anche qui senza saldo. Ultima tappa internazionale, l’Italia, dove la società veronese Fedrigoni ha ricevuto la commessa di 71 tonnellate di baconote da 100.000 Bolivares.

Il Venezuela tra inflazione e problemi di contante: quanto vale una banconota? Il potere d’acquisto dei cittadini è sempre più basso

Quanto vale una singola banconota? Meno di 20 centesimi di euro. Alla luce di tutto questo, è evidente come il popolo venezuelano stia vivendo un momento drammatico.

Seppur l’iperinflazione, ovvero l’aumento mensile dei prezzi del 50%, sia conclusa da un anno (a tal proposito si ricordi che nel 2019 l’inflazione ha toccato il 350.000%), oggi l’inflazione registra comunque tassi spaventosi del 2.500%.

Dollari in contanti: ma c’è l’embargo

I Bolivares sono letteralmente carta straccia. Per questo motivo, nel paese inizia a circolare un’ingente quantità di dollari. Anche qui la situazione non è rosea: il paese, infatti, è stato colpito dall’embargo USA per violazione dei diritti umani. Per questo motivo, l’accesso ai dollari è pressoché impossibile.

Caracas vs Banca Centrale d’Inghilterra: la diatriba sui depositi di oro

Una situazione drammatica e senza via d’uscita, per il momento, tanto che il governo di Caracas ha richiesto l’oro depositato alla Banca Centrale d’Inghilterra. La giacenza, dal valore di 1 miliardo di dollari c.a., verrebbe utilizzata per combattere l’emergenza Covid-19, con accesso al programma alimentare ONU. Tuttavia, l’Inghilterra ha lasciato a bocca asciutta Maduro, disconoscendo il suo governo in favore di quello dell’avversario politico Guaido.

Il Venezuela tra inflazione e problemi di contante. Una situazione aggravata dalla crisi petrolifera.

L’ultima spiaggia per il Venezuela è l’esportazione di petrolio: peccato che a causa dell’attuale crisi, le estrazioni siano crollate a meno di 400.000 barili al giorno.

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