Superbonus: ecco come tutto cambia

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Il Superbonus cambia, sia per la detrazione che per i requisiti da avere. Arriva così la stretta da parte di FdI. Solamente durante quest’anno, ci sono state decine di correttivi relativi alla disciplina. Adesso che il partito di Giorgia Meloni ha vinto le elezioni del 25 settembre, sta pensando a delle ulteriori modifiche da apportare insieme alla coalizione di centro destra. In realtà però non si tratta di vere e proprie modifiche, ma di una ristrutturazione. Così il Superbonus 110% non avrà la stessa aliquota. In più cambiano i requisiti e la detrazione. Stando alle ultime notizie quindi l’agevolazione sarà rivoluzionata. Come prima cosa, bisogna sapere che dovrebbe essere confermata la proroga. Così, tutto coloro che lavorano nel campo dell’edilizia, possono continuare ad attuare degli interventi e fruire ancora dell’agevolazione. Adesso però ci sono due fattori nuovi: l’aliquota si abbassa e arriva il reddito del beneficiario. Altro punto da tenere in considerazione sono tutte le modifiche fatte per la cessione del credito.

superbonus come cambia

Superbonus: ecco come cambia

Stando alla normativa vigente, il Superbonus cesserà di essere attivo il prossimo anno, nel 2023. Chi dovrà rinunciare per primo all’agevolazione statale sarà chi ha villette unifamiliari, immobili indipendenti o autonomi. Poco a poco, l’aliquota di detrazione diminuirà per i condomini. Nel 2024 scenderà del 70%, mentre nel 2025 sarà del 65%. Ecco che era già prevista la diminuzione dell’aliquota, ma adesso se elezioni politiche hanno modificato le previsioni. È possibile che le novità saranno presenti nella legge di Bilancio prossima. Come prima cosa, stando ad alcuni rumors, l’aliquota andrebbe a ridursi gradualmente tra il 60 e il 70%. Questo potrebbe accadere già dai mesi a venire. In particolare, un aliquota ridotta di una percentuale così alta dovrebbe rimanere, come minimo, per tempi lunghi. In più, i beneficiari si classificheranno a seconda di:

  • reddito in banca;
  • tipologia dell’immobile.
    Quest’ultimo punto significa che si tiene in considerazione se si tratta della prima o seconda casa. Le regole che sono in vigore adesso resteranno invece per tutti i cantieri già avviati.

Pensioni: le manovre di Giorgia Meloni

Superbonus: FdI e il bonus casa

Tra le priorità del partito di Giorgia Meloni, c’è la stretta al Superbonus. Si intende riassettare le agevolazioni fiscali per il settore dell’edilizia e quelle legate al reddito di cittadinanza. Con molta probabilità, Fratelli d’Italia interverranno anche sul bonus facciate e molti altri. Quest’agevolazione scade a fine 2022 e l’aliquota di detrazione è diminuita dal 90% al 60%. Accade fino al 31 dicembre. Un altro aiuto statale che sta per scadere è quello legato al rimuovere le barriere architettoniche. Lo sconto di tale agevolazione è del 75%. Intanto, anche l’Ance chiede la proroga delle scadenze fiscali per un minimo di 6 mesi. In questo modo le unifamiliari avrebbero il loro calendario a giugno del 2023, mentre i condomini a giugno del 2024. Bisogna anche tenere in conto che sono lavori difficili e lunghi. È necessaria la giusta organizzazione, e il modificare continuamente il meccanismo che regola la cessione del credito non è stato d’aiuto. In più, è possibile pensare a nuove forme di sostegno e di aiuti.

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