Risparmiare e investire: come si fa?

Risparmiare e investire nello stesso tempo è possibile? E’ utile diversificare le fonti di risparmio da quelle di investimento? come conviene investire? come si fa a risparmiare?

La diversificazione è la ricetta vincente. Risparmiare e investire è diventato, nel corso degli anni, un esercizio importante che richiede un minimo di studio e conoscenza della materia.

Investire significa, tra altre parole, privarsi di una quota di guadagno per alimentare spese future. In altre parole, il risparmio è differire le spese nel tempo.

I rendimenti dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie nel corso degli ultimi anni hanno perso appeal. I rendimenti sono divenuti sempre più risicati. Riducendo quindi i ricavi degli investimenti dei risparmiatori.

Le azioni invece hanno beneficiato di guadagni imponenti, basti pensare che dalla crisi della Lehman Brothers. Gli indici mondiali, America in primis, hanno beneficiato di 10 anni di risalita quasi ininterrotta.

Inoltre, fallimenti societari, mala consulenza bancaria e una certa spregiudicatezza di molti venditori e promotori ha bruciato la fiducia verso il sistema in toto.

Come si possono coniugare efficienza e performance? È possibile avere portafogli che abbiano sicurezza e rendimento?

La vera ricetta, la madre di tutte le regole dell’investitore avveduto, è la diversificazione. Come insegnano i contadini avere appezzamenti di terreno con vari tipi di coltivazione permette di abbassare il rischio che un certo tipo di raccolto possa andare male.

In campo finanziario risulta difficile, specialmente per investitori privati, riuscire ad avere con risparmi minimi. Una corretta asset-allocation (ovvero un paniere di titoli azionari, obbligazionari, monetari ecc.) solo una corretta asset- allocation può far fronte a tutte le esigenze del breve, medio e lungo termine.

Nel corso degli ultimi decenni hanno preso sempre più piede i fondi comuni. Una Società di gestione investe i capitali raccolti dalla rete bancaria e/o dei consulenti finanziari, in diversi strumenti finanziari. Ad esempio, un fondo comune azionario Italia investe nei titoli azionari presenti nel listino italiano (ad esempio il FTSE mib).

Investimenti: per il piccolo risparmiatore

Il piccolo risparmiatore farebbe fatica ad acquistare i 40 titoli che compongono il paniere. Il fondo azionario che investe nel Bel Paese, contiene nella sua ‘pancia’ molti titoli.

Nel caso in cui l’investitore avesse pochi capitali riuscirebbe ad avere una buona diversificazione evitando così di perdere soldi. In caso di fallimento di una delle azioni che si trovano all’interno del fondo il risparmiatore rimane al protetto.

In altre parole, se avesse acquistato un’azione singola che avesse fallito – cosa avvenuta nel nostro indice anni fa con il caso Parmalat – con l’acquisto di un fondo il nostro risparmiatore avrebbe perso solo momentaneamente una piccola parte del proprio investimento.

Ma se anche un risparmiatore comprasse un fondo azionario Italia non avrebbe una corretta diversificazione.Mancherebbero le azioni del mercato più grande del mondo, quello americano e perderebbe le occasioni derivanti dai mercati emergenti.

Diversificazioni: come risolvere il problema di cosa comprare?

Per ovviare a questo problema si potrebbe optare per fondi azionari World, fondi che possono spaziare in lungo e in largo acquistando nel mondo intero.

Pur ammettendo che l’investitore fosse più avveduto e avesse acquistato un fondo azionario mondiale, tale costruzione del portafoglio non gli impedirebbe di avere discese, anche repentine, in conto capitale.

Le azioni mondiali non sono garanzia di risultato, specialmente nel breve termine. Una asset-allocation equilibrata dovrebbe avere anche strumenti meno volatili: come le obbligazioni e i titoli di Stato.

Nessuno può prevedere cosa faranno gli indici mondiali delle azioni o quello che renderanno e il grado di affidabilità delle obbligazioni.

Si può comunque affermare che con l’acquisto di fondi abbasseremo il rischio rispetto all’acquisto di una singola azione, di una emissione obbligazionaria e perfino di un titolo di Stato.

Fondi flessibili, quelli che demandano al gestore totale libertà di azione che possono comprare azioni, obbligazioni in misura variabile a seconda del momentum di mercato e i fondi bilanciati . Un mix di azioni e obbligazioni in percentuale più o meno fissa – possono essere la soluzione per risparmiatori con una media tolleranza al rischio.

Per chi invece volesse tutelare il risparmio svantaggiando la performance potrebbe optare per fondi monetari o obbligazionari a breve termine.

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