INPS, bonus € 800 in arrivo: come richiederlo fino al 2023

Inps ancora a sostegno degli italiani, grazie al bonus di € 800 messo a disposizione dei titolari di Partita IVA. Vediamo quando è possibile allungarne la fruizione, fino al 2023.
INPS
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Inps incuriosisce con il suo bonus di € 800, messo a disposizione dei titolari di Partita IVA. È possibile beneficiare del sostegno economico, fino al 2023. Cerchiamo di fare chiarezza in merito ai beneficiari, i requisiti richiesti e le modalità d’invio delle istanze.

Il contesto socio e storico che il nostro Paese sta attraversando negli ultimi mesi, di certo potrà passare ai posteri come uno dei più proficui sotto il profilo degli aiuti erogati a contrasto dell’allarme pandemico.

Il governo guidato da Giuseppe Conte prima e quello che vede a capo Mario Draghi, hanno emanato tutta una serie di sostegni a favore dei soggetti rimasti coinvolti dalla crisi post Covid- 19.

Misure e sostegni per le famiglie italiane

Il Governo sta proseguendo nella sua opera di sostegno economico alle categorie professionali e ai lavoratori in genere, che sono usciti malconci dall’emergenza pandemica Covid-19. I sostegni istituzionali messi a disposizione della popolazione italiana dall’INPS, hanno avuto dei riscontri impensati basti pensare ai Bonus bebè, bonus asilo nido, ANF, o alle agevolazioni messe a punto per i lavoratori autonomi. I titolari di Partita Iva si sono visti riconoscere anche un’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale ed Operativa, meglio conosciuta con il nome di Bonus ISCRO.

Bonus INPS: ecco i dettagli del sostegno a favore delle Partita IVA

I titolari di Partite Iva per acquisire il diritto di fruizione del Bonus ISCRO erogato dall’INPS dovranno dimostrare di aver subito nel corso dell’anno solare, perdite finanziarie non imputabili direttamente alla propria volontà. Anche loro come altre categorie dei lavoratori, hanno pagato duramente il diffondersi dell’allarme pandemico in Italia. Il fermo delle attività produttive con il conseguente blocco dei mercati economici, ha di fatto impartito una battuta d’arresto allo sviluppo economico nazionale.

Inoltre il bonus INPS intende offrire un concreto aiuto a tutti quei professionisti dell’imprenditoria privata, che da sempre sono oggetto di meno tutele e di sostentamenti sicuri rispetto al pubblico impiego. Basti ad esempio ricordare il settore del turismo e i lavoratori stagionali che in più riprese hanno atteso invano il ripristino delle proprie attività.

Requisiti di accesso al Bonus INPS

Per poter beneficiare del bonus INPS ISCRO, bisognerà aver subito una perdita di fatturato rispetto al triennio precedente, pari ad almeno il 50%. Inoltre altro requisito indispensabile per accedere al sostegno istituzionale, sarà l’essere in possesso della Partita IVA attiva, oltre che l’aver assolto regolarmente al pagamento dei contributi in merito Gestione Separata INPS.

Sempre in merito alla detenzione della Partita IVA , questa dovrà essere attiva da almeno 4 anni, senza interruzioni, e sempre in essere con lo stesso codice ATECO.

Quali gli importi erogati dall’INPS

Il Bonus INPS messo a disposizione dei possessori di Partita IVA, potrà variare. La cifra minima messa a disposizione dall’INPS partirà da  un minimo pari a € 250, fino ad un importo massimo di € 800. L’indennità prevista sarà versata per 6 mesi, e sarà pari al 25% su base semestrale dell’ultimo fatturato operato. Non saranno contemplate somme oltre gli € 800, o inferiori ai € 250.

Nel totale non potranno essere erogate complessivamente dall’INPS somme oltre il limite massimo di € 4.800, pari a € 800 per 6 mensilità.

La domanda al bonus dovrà essere compilata in tutte le sue parti, sulla  piattaforma INPS. Si potrà accedere  con le  credenziali a disposizione (SPID, PIN INPS, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi). termini di presentazione delle istanze, entro e non oltre il 31 ottobre prossimo.

In merito alle annualità 2022 e  2023 a quanto pare sarà mantenuta  la stessa data di scadenza. Certo è che si dovrà aggiornare  l’anno di riferimento  in cui si decide di presentare domanda (annualità 2022 o 2023). Si resta ora in attesa di comunicazioni ufficiali in merito.

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