Bonus caldaia: 65% di detrazione per riscaldamento

Bonus caldaia con la possibilità di poter usufruire per tutto il 2021, della detrazione del 65%. Vediamo come fare.
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Bonus caldaia ad appannaggio degli italiani, per tutto il 2021. Tale agevolazione fiscale rientra tra i vari ecobonus messi a disposizione dal nostro Governo, al fine di incentivare la tutela dell’ambiente. L’efficientamento energetico in merito al riscaldamento delle abitazioni, in questo caso offre l’opportunità di accedere ad un incentivo fino al 65&, da riportarsi sulla dichiarazione dei redditi 2022.

Grazie all’incentivo, arriva la detrazione a tutela dell’ambiente

Il Governo ha annunciato che il bonus riguardante gli impianti di riscaldamento delle abitazioni, è stato prorogato per tutto l’anno 2021. Contestualmente sono state apportate anche delle modifiche al testo, che consentono ai contribuenti italiani, di attuare dei determinati interventi.

L’importo totale della detrazione dovrà essere suddiviso in 10 frazioni di uguale importo, per un totale di 10 anni. Le cifre risultanti si andranno a scaricare sulla dichiarazione dei redditi, anno dopo anno. A tal proposito sono state introdotte 2 aliquote di spesa ben distinte. La prima include una detrazione del 65 %, la seconda invece stabilisce una percentuale pari al 50%.

Due aliquote di rimborso, per il bonus caldaia 2021

Il Governo ha stabilito la definizione di due distinte aliquote di rimborso, per il bonus caldaia:

  • Nella detrazione che prevedere l’aliquota del 65% sono compresi i lavori di: sostituzione della caldaia vecchia con una nuova a condensazione, che sia di classe A o superiore. Inoltre dovrà essere inclusa l’installazione integrata di valvole di termoregolazione evolute (di classe V, VI o VIII) o in alternativa di pompe di calore. Sempre con aliquota a detrazione del 65% si potrà provvedere all’ installazione di sistemi cosiddetti ibridi, che vadano ad includere sistemi integrati tra caldaia e pompa di calore.
  • Con l’aliquota di detrazione pari al 50% si potranno operare interventi quali: sostituzione della vecchia caldaia con una caldaia a condensazione di classe A, ma senza l’istallazione di valvole.

Inoltre sono inclusi nei benefici fiscali in merito al riscaldamento delle abitazioni, anche le spese relative all’acquisto di stufe a pellet. L’agevolazione fiscale messa a punto dal Governo, a seconda si rientri nel bonus ristrutturazioni o nell’ecobonus, permette l’accesso ad una detrazione rispettivamente del 50% o del 65%.

Quali migliorie sull’impianto di riscaldamento sono escluse dal bonus

Nel bonus caldaia 2021 non sono contemplati gli interventi che vadano ad includere:

  • La sostituzione delle caldaie esistenti, con caldaie di classe inferiore alla A (classe B, C o inferiori).

Chi ha diritto al bonus caldaia

La detrazione fiscale del bonus caldaia, può essere richiesta da:

  • I proprietari dell’immobile, anche nel caso questi fossero nudi proprietari.
  • Possono avere accesso al bonus i titolari di un diritto reale di godimento quali: usufrutto, uso, abitazione o superficie.
  • Anche gli affittuari dell’immobile, o i comodatari.

Quali le spese ammesse

Nel bonus caldaia potranno essere incluse le seguenti spese:

  • Spese per l’adeguamento della rete di distribuzione, d’interventi sui sistemi di emissione, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei sistemi di accumulo, dei dispositivi di controllo e regolazione.
  • Tutte le prestazioni professionali che prevedano: la produzione della documentazione tecnica, la direzione dei lavori, e le spese accessorie.
  • Lavori di smontaggio, e di dismissione dell’impianto di climatizzazione già presente.
  • La fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature meccaniche, elettriche e termiche, come anche in relazione a quelle elettroniche. Tutte le opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione dell’impianto termico esistente con un generatore a condensazione.

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