Reddito di Cittadinanza: la truffa ora arriva con l’SMS

Reddito di Cittadinanza alle prese con una ruffa che viaggia attraverso gli SMS. Vediamo a cosa prestare attenzione, per prevenire spiacevoli conseguenze.
reddito di cittadinanza
reddito di cittadinanza

Reddito di Cittadinanza oggetto di truffe che viaggiano stavolta attraverso SMS. La Regione Lazio mette in guardia gli utenti su possibili raggiri, provenienti da semplici SMS. Cerchiamo di capire meglio i meccanismi che si possono attivare, e come è meglio comportarsi nel caso si dovesse ricevere un misterioso messaggino sul proprio cellulare.

Arriva la truffa ai danni dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza

Ormai è un dato noto a molti che coloro che beneficiano del Reddito di Cittadinanza, vengano avvisati attraverso un SMS, nell’eventualità di una convocazione da parte del Centro per l’Impiego. Questa possibilità si viene a profilare ogni qualvolta che c’è la possibilità di andare a stipulare il Patto del Lavoro.

Tale procedura a quanto è risultato ultimamente, è nota anche ai malintenzionati che hanno messo a punto una nuova truffa, basandosi su tale iter. L’avviso di questo tipo a mezzo messaggio telefonico, scatta anche per altre situazioni legate al mondo dell’occupazione. Nel corso delle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni da parte degli utenti, che hanno ricevuto questi fantomatici SMS, con finalità destinate alla truffa e al raggiro.

Come si manifesta il messaggio sospetto a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza

Diverse segnalazioni giunte da parte dei fruitori del Reddito di Cittadinanza, nei giorni scorsi hanno fatto accendere un campanello d’allarme. Gli utenti hanno ricevuto sul proprio telefono cellulare un messaggio in cui si richiedeva di contattare il Centro dell’Impiego. Il numero telefonico di riferimento indicato risultava essere: 8938930915. In molti quindi appena ricevuto l’invito a chiamare, hanno provveduto ad effettuare la telefonata, ignari del raggiro. La Regione Lazio ha prontamente smentito che il recapito telefonico contenuto nel messaggio inviato ai percettori del Reddito di Cittadinanza: “non è assolutamente riconducibile ai Centri per l’Impiego operanti sul territorio”.

A dare immediatamente un indizio sulla non attendibilità dell’SMS, dovrebbe essere che il recapito indicato, sia privo di prefisso. I Centri per l’Impiego, hanno sempre recapiti telefonici riconducibili alla loro locazione, ben definiti dal prefisso telefonico di zona. l numero di telefono indicato nel raggiro messo in atto a mezzo SMS, inizia con la 893. Ciò denota immediatamente che si possa trattare di una numerazione non geografica, a tariffazione speciale.

Cosa fare se appare l’SMS con numero sospetto

Il percettore del Reddito di Cittadinanza nel caso in cui ricevesse sul proprio telefono cellulare un SMS avente come riferimento tale numero di telefono, non lo dovrà assolutamente chiamare. Nel caso in cui questi avesse qualche dubbio sull’effettiva validità dell’SMS, sarà sempre buona prassi chiamare il Centro per l’Impiego di competenza territoriale. Così facendo potrà ricevere tutto il supporto e le informazioni necessarie, per operare in tutta sicurezza.

Come tutelarsi?

Il percettore del Reddito di Cittadinanza, dovrà comunque attuare una procedura, finalizzata ad assicurarsi una maggiore tutela. Come primo step sarà opportuno che si provveda quanto prima alla cancellazione dell’SMS sospetto. Non bisognerà assolutamente provare a ricontattare in alcun modo il numero di provenienza dell’SMS, o quello indicato nel messaggio. Si incorrerebbe il rischio di vedersi addebitato un costo stratosferico per la chiamata. Nel caso dovessero continuare ad arrivare messaggi sospetti malgrado tali precauzioni, sarà meglio cambiare numero telefonico.

Articoli Correlati