Banca, fideiussione: cos’è e quando serve

Banca a tutela del cliente a mezzo della fideiussione. Cerchiamo di capire meglio quando tale documentazione risulti essere fondamentale per il cliente, e come si ottiene.
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Banca a sostegno dei sui clienti quando si mette in pratica una forma di tutela così importante, come la fideiussione. Cerchiamo di comprendere meglio il meccanismo che ne regola la definizione e l’uso.

Cos’è la fideiussione e perché è utile in banca

Per conoscere meglio l’istituzione della fideiussione possiamo dire che si tratta di un vero e proprio accordo con cui il fideiussore, si impegna nei riguardi del creditore a soddisfare un’obbligazione assunta dal debitore. Ciò si profila spesso quando in banca si formula una pratica di mutuo ad esempio. In questo frangente nell’eventualità di un prestito o di un mutuo, il fideiussore si assume l’onere di  rimborsare il prestito acquisito dal debitore a cui presta la sua garanzia, in caso di insolvenza.

Tale procedimento è regolamentato attraverso l’art. 1936 del codice civile italiano, in cui si esprime: “È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”.

Quando viene chiamata in causa una banca lo scopo principale della fideiussione è quello di andare a supportare il debitore. Si potrebbe ad esempio riuscire così ad ottenere un prestito o un mutuo,  con agevolazioni e tassi d’interesse più vantaggiosi che altrimenti non sarebbero erogati. Lo scopo finale quindi rimane sempre quello di dare una maggiore concretezza alla figura del creditore che in tal modo potrà avvalersi su due diversi soggetti.

Fideiussione bancaria: cos’è

Volendo a prendere a riferimento la situazione che si prospetta in ambito finanziario più diffusa, è quando ci si relaziona con una banca. In questo caso verrà attuata una forma di tutela studiata appositamente, in cui sarà lo stesso istituto di credito a farsi garante del soggetto che ne avanza la richiesta. Nella maggior parte dei casi la pratica della fideiussione bancaria è richiesta da un soggetto fisico al proprio istituto di credito, contestualmente alla definizione o all’atto di stipula di un contratto economico o finanziario, con l’implicazione di una terza parte.

La fideiussione in banca potrà anche essere definita di tipo solidale o con beneficio di escussione. Per la prima eventualità l’istituto di credito si erge a garante dell’intero importo dovuto dal suo cliente. Scegliendo questa opzione sarà bene tenere a mente che esiste un tetto massimo entro il quale i fideiussori non hanno l’obbligo di intervenire. Infatti nel caso in cui si presenti un mancato rientro del debito, la banca stessa dovrà rispondere in prima persona all’assoluzione del debito.

Se invece sarà inclusa la clausola del beneficio di escussione ambo le parti possono decidere che il fideiussore non sia tenuto a pagare, prima dell’escussione del debitore principale. Pertanto ciò definisce che sia lui solo a versare l’importo residuo. La legge italiana non si pronuncia in merito alla somma che può essere garantita. Sarà la banca stessa ad operare tutta una serie di valutazioni per dare credito all’affidabilità del suo cliente e per decidere la cifra che si impegna a onorare. Potrebbe anche essere richiesto al momento della concessione della garanzia, la il versamento di un deposito cauzionale, a carico del cliente.

Tempi di erogazione in banca

La fideiussione in banca può essere richiesta sia da persone fisiche che persone giuridiche. Al fine dell’ottenimento di una garanzia da parte di un istituto di credito, le procedure di erogazione e burocratiche, avranno la durata di circa 2/3 settimane.

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