“Rinviate gli scioperi del 24 e 26 luglio” chiede Toninelli ai responsabili dello sciopero treni.
I giornali l’hanno già chiamata “Settimana nera” quella tra il 22 e il 28 luglio 2019, per via dello sciopero treni e di altri scioperi che starebbero per arrivare nel trasporto pubblico.
Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli del M5S ha chiesto di evitare lo sciopero treni nei due appuntamenti previsti (domani 24 luglio e venerdì 26 luglio) a seguito dei disagi che i pendolari già hanno dopo l’attentato di ieri.
Proprio ieri, infatti, è stato appiccato un incendio doloso sulla linea Firenze-Roma, causando notevoli disagi. Il punto era strategico per il collegamento dell’Italia sull’asse Nord-Sud.
Il Ministro è a Milano, al tavolo con gli esponenti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero treni. Secondo i sindacati, però, non ci sarebbero le condizioni né per rinviare, né per annullare lo sciopero.
Ci sarà, però, un secondo tavolo di confronto per trovare soluzioni contro il dumping contrattuale e, quindi, per scongiurare nuove proteste in futuro.
Non solo treni: anche diversi servizi pubblici in tilt
Nella giornata di domani non si fermeranno solo i treni. Infatti, anche i mezzi pubblici non saranno disponibili. A incrociare le braccia saranno:
- conducenti di autobus;
- autonoleggi e taxi;
- operatori del trasporto marittimo (anche per merci);
- addetti alla logistica;
- addetti alle autostrade.
Per venerdì 26, invece, è previsto lo sciopero degli aerei. Secondo i sindacati:
(…) il Governo (…) si contraddistingue per l’assenza di risposte strategiche, non ha mai convocato le organizzazioni sindacali e lo ha fatto solo per sporadici incontri per la gestione delle singole crisi. A seguito di questo bisogno di scelte si deve aprire un confronto punto per punto su infrastrutture, politica dei trasporti e regole ed arrivare alla sottoscrizione di un Patto per i Trasporti che parta dall’aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica e che tenga conto delle esigenze di mobilità di persone e merci.
Stefano Malorgio, segretario generale della FILT CGIL.
Non resta che affrontare i disagi e chiedere eventuali rimborsi dove disponibili.
Fonte: Repubblica
