Banche: come scegliere la banca giusta

Scegliere la banca e capire come investire e affidare i propri risparmi non è mai una scelta semplice. Come sapere se la banca è affidabile?

Come scegliere una banca sicura e che faccia anche il nostro caso? Si dice che chi bene incomincia, è già a metà dell’opera, quindi selezionare un istituto affidabile su cui versare tutti i risparmi è una scelta importante.

Tutto nasce dal fatto che essendo molto pigro a informarsi l’italiano si approccia senza alcuna cognizione di fronte allo sportello.

Come sceglie generalmente la banca un italiano tipo?

È la banca di famiglia, ovvero ci andavano i nonni, i genitori e quindi lui/lei.

È vicino a casa.

È vicino il posto di lavoro.

Ci lavora un amico/a.

Banca: come informarsi prima di recarsi ad aprire un conto?

Molti italiani ignorano la risposta a queste domande:

Quanto costa il tuo conto corrente? Perché paghi per farti tenere i tuoi soldi lì? Quanto costa l’intermediazione per comprare i fondi comuni? E’ disponibile una piattaforma di Home Banking sicura? Le carte e i bancomat hanno costi di gestione?

Se la scelta cade solo sull’apertura di un conto corrente dovrebbe essere abbastanza semplice scegliere quale banca fa il proprio caso ma, quando si tratta di investire il discorso cambia.

Scelta della Banca: cosa avviene quando un utente sceglie

Ecco alcune situazioni tipiche: Un ignaro correntista va in banca e viene ‘placcato’ dall’addetto degli investimenti. Questi gli propone di sedersi e di fronte a una tazza di caffè e una brioche gli parla dell’ultimo ritrovato del mondo degli investimenti.

Primo esempio

Il signore, o la signora, era andato in banca per altro ma si sorbisce una mini-lezione sul mondo dorato degli investimenti.

Tenere i soldi sul conto? Giammai! Abbiamo i migliori gestori che con i vostri denari possono fare meraviglie… perché bloccare 10-20 mila euro nel conto che, come sanno anche i bambini, non rende nulla?

Ed ecco che il nostro addetto della banca illustra con un elegante volantino le performances passate dei loro investimenti.

Se solo avesse investito quella cifra nel nostro fondo azionario mondiale dieci anni fa solo dieci mila euro, ora ne avrebbe ben trentamila! Vogliamo lasciare che altri al posto suo prendano i soldi e lei resti ancora a bocca asciutta?

Peggio ancora potrebbe promuovere azioni o, molto più facilmente, obbligazioni emesse dalla stessa banca. Cosa successa ad esempio con le banche che prima di dichiarare bancarotta hanno rifilato obbligazioni a ignari cittadini con risultati che conosciamo.

Secondo Esempio

Potrebbe succedere anche che un promotore finanziario fissa un appuntamento con un probabile cliente. Questi ha saputo grazie al passaparola, che il promotore segue un suo amico da anni e il suo amico, contrariamente a quello che sente in giro, è molto felice degli investimenti che ha fatto con quel promotore.

Ci sono stati anche momenti di calo di una parte del portafoglio, ma non né il cliente né il promotore si sono fatti prendere dal panico.

Ora sta analizzando insieme al nuovo potenziale cliente la situazione generale dei beni mobiliari e immobiliari, si è fatto spiegare quali sono i componenti della famiglia e inizia a profilare il rischio del cliente stesso.

Sta mostrando che un portafoglio ben costruito deve contemplare varie tonalità di rischio e ovviamente sta spiegando gli orizzonti temporali. Cosa non secondaria sta spiegando anche i costi dell’intermediazione.  

Questi due brevi esempi dimostrano che il bravo consulente gestisce insieme al cliente la situazione globale, si prende il tempo di spiegare come muoversi in questo mondo che potrebbe essere complesso.

Gli delucida il mondo globale degli investimenti: fondo pensione, fondo comune obbligazionario, fondo comune azionario, ETF, e gli spiega anche come affronteranno le eventuali crisi ecc.

L’ideale però è che il cliente sia già informato e sappia valutare in modo attivo e collaborativo la situazione.

L’ideale sarebbe che il cliente chiedesse quali fondi vende il promotore, quanto costano, quante stelle Morningstar hanno eccetera eccetera…

Utopia? Ci sono risparmiatori passivi che delegano e si arrabbiano quando l’investimento va male e ci sono quelli attivi che sanno capire come si può diversificare e quali strumenti finanziari esistono sul mercato.

In questo caso il ruolo del consulente diventa quindi più semplice: un cliente così non sarà preso dal panico e sa che se vuole migliorare la performance generale del proprio portafoglio deve assumersi una certa dose di rischio.

Come scegliere una banca sicura?

Come abbiamo spiegato, scegliere una banca è tutt’altro che una scelta banale.  La sicurezza dei propri risparmi va tutelata e a maggior ragione bisogna svolgere delle verifiche prima di recarsi ad aprire un conto corrente.

Occorre che la banca alla quale affidiamo i nostri risparmi abbia elevati livelli di solidità.

Prima di tutto bisogna sapere che dal 2016, attraverso il recepimento della BRRD (Banking Recovery and Resolution Directive), sono state mutate le regole per il salvataggio delle banche in crisi in Italia e negli altri Paesi dell’Eurozona, controllate dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Mario Draghi ha introdotto il  bail in, ovvero è stato stabilito che da li in poi, sono gli azionisti, gli obbligazionisti e correntisti (chi ha un conto corrente, ndr) che entrano in gioco a salvare la propria banca in caso di crisi.

L’unica eccezione riguarda però i conti correnti  con un deposito inferiore a 100 mila euro. In tal caso, se la banca dovesse fallire, entra in salvataggio a tutela dei correntisti, il Fondo di Garanzia dei Depositi a garantire i risparmi.

Come scegliere una banca in base alle proprie esigenze?

Prima di poter scegliere una banca deve essere fatta una valutazione sulle proprie esigenze e i servizi che effettivamente ci servono.

Se ci serve una banca ove depositare i propri redditi proventi da lavoro bisogna prestare attenzione alle commissioni, che in tal caso è meglio se siano molto basse.  
Oggi come oggi è molto semplice trovare la miglior banca che faccia il nostro caso, in quanto grazie ad internet, gli istituti di credito, pubblicano continuamente tutte le loro offerte e servizi.

 

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