Opzione donna, Ape Sociale e quota 100: cosa cambia nel 2020

Pensione Donna e Ape sociale 2020: come vengono calcolate le pensioni anticipate calcolata la pensione “Opzione Donna” e come incide

Aggiornamenti opzione donna 2020 e ape sociale: novità in legge di bilancio da gennaio

E’ stato riconfermata nella nuova Legge di Bilancio, la proroga per Opzione donna, APE sociale, oltre a quota 100.

Ecco le ultimissime novità che riguarderanno il tema pensioni nel 2020.

  • confermata quota 100
  • Opzione Donna
  • Ape Sociale
  • Pensione di Garanzia
  • Pensione di Cittadinanza

Quota 100: cosa prevede la legge di bilancio 2020

La legge di bilancio 2020 ha confermato quota 100, tale pensione non subirà modifiche, nonostante il PD avrebbe manifestato il desiderio di rivedere alcuni dettagli, in quanto è poco sfruttata dai lavoratori. Nonostante ciò si prevede che il progetto quota 100, a differenza di quanto stabilito alla nascita, che prevedeva un esperimento triennale, molto probabilmente terminerà al termine del dicembre del 2020.

Ape Sociale: la legge di bilancio

Il governo ha previsto un ampliamento, dell’anticipo pensionistico, che dovrebbe essere esteso a un numero più elevato di utenti. L’ape sociale prevede che i lavoratori possano abbandonare il lavoro anticipatamente con 3 anni e 7 mesi dalla maturazione del requisito di età per percepire la normale pensione.

Possono richiedere l’ape sociale:

  • Disoccupati di lungo periodo
  • Caregivers coloro che hanno un famigliare con disabilità grave
  • Invalidi al 74%
  • Lavoratori che svolgono un lavoro usurante e gravoso fisicamente

Opzione Donna: prorogata anche nel 2020

L’Opzione donna offre la possibilità alle lavoratrici subordinate e autonome di poter anticipare l’eta pensionabile. E’ possibile accedere all’Opzione Donna con almeno 58 anni di età per le lavoratrici subordinate o 59 anni se siete lavoratrici autonome. Tali requisiti devono essere  stati maturati entro il 31 dicembre 2018 e non oltre .

L’anticipo per andare in pensione con l’Opzione Donna comporta una riduzione dell’assegno legato al calcolo del sistema contributivo. Nel dettaglio è possibile anticipare la pensione penalizzando una parte dei contributi.

Opzione Donna: Ricalcolo dell’assegno per chi ha aderito

si modifica essenzialmente la modalità di calcolo che da retributivo, attivo fino al 2011 passa a quello contributivo per l’intera carriera lavorativa.

Le variabili principali per calcolare la pensione donna sono l’età di uscita anticipata dal lavoro attraverso un coefficiente di trasformazione del montante contributivo che va a impattare in modo preponderante.

La seconda variabile per calcolare la pensione donna è quella di verificare se effettivamente la lavoratrice è riuscita a maturare i 18 anni di contributi entro il 1995, in tal caso  avrebbe diritto a mantenere il calcolo retributivo fino al 2011.

Il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo  potrebbe rischiare di decurtare in modo negativo l’assegno pensionisto per coloro che hanno meno di di 18 anni di contributi entro il 1995.

La terza variabile che entra in gioco è la valutazione della carriera lavorativa della donna. Nei casi  di imprenditrici o lavoratrici manager  che hanno avuto la fortuna di godere di retribuzioni elevate fin dall’inizio della carriera, l’impatto potrebbe ridotto o addirittura positivo.

Per venire a conoscenza dell’importo  esatto dell’assegno pensionistico erogato tramite l’opzione donna è preferibile domandare  una simulazione al patronato di fiducia, il tal modo da poter valutare  la convenienza in base alla carriera lavorativa.

In linea generale l’assegno pensionistico subisce una penalizzazione che va dal 25-30% rispetto all’ultimo stipendio percepito.

Pensione Opzione donna e legge 104

Per coloro che avessero la possibilità di scegliere l’opzione donna e hanno  la legge 104 devono tenere in considerazione che tale assegno  non agevola i possessori aventi diritto alla legge 104, sia per accudire un famigliare che personalmente. In tal caso sono disponibili forme pensionistiche che tengono conto di queste categorie di tutela: APE Sociale prorogata per il 2019 e Quota 41 per lavoratori precoci.

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