Obbligazioni: cosa sono

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Le obbligazioni sono di vario tipo: a tasso fisso o variabile, zero coupon, subordinate, convertibili e inflation linked. Si tratta di titoli di debito che danno il diritto al rimborso per un acquirente. Il capitale a scadenza verrà maggiorato di tutti gli interessi maturati e che sono stati pagati attraverso una cedola. Colui che acquista l’obbligazione diventa in automatico un creditore verso l’emittente che, a sua volta, si serve del titolo per finanziarsi. Generalmente, si tratta di investimenti sicuri in quanto, alla sua scadenza, il creditore avrà il capitale che ha prestato con una maggiorazione. Questo però non accade se l’emittente ha un fallimento. I fattori che cambiano sono diversi e riguardano chi è l’emittente o la tipologia di emissione effettuata. Il tema è scritto in maniera dettagliata negli articoli del Codice Civile n.2410.

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Cosa si intende per obbligazioni e come funzionano

Con il termine obbligazione si intendono i titoli di credito destinati a un acquirente e dei titoli di debito per un emittente. Attraverso queste, l’emittente promette a chi acquista l’obbligazione, e cioè all’acquirente, il rimborso totale del capitale a scadenza. In più, garantisce una remunerazione dello stesso capitale, la quale rappresenta il rendimento. In altre parola si tratta del profitto ottenuto dal titolo da parte dell’acquirente. Generalmente, funziona così: maggiore è il rendimento, più alto sarà il rischio.

Obbligazioni: un esempio pratico

Un esempio pratico aiuterà a comprendere meglio come funziona realmente un’obbligazione. Un’azienda decide di finanziarsi grazie all’emissione di un’obbligazione e paga un minor interesse rispetto quello che il finanziamento bancario offre. Così il risparmiatore è spinto a comprare il titolo di credito: avrà un rendimento maggiore rispetto che ad altri tassi offrono, in media. Lo stesso soggetto può decidere se rivendere l’obbligazione oppure aspettare la data di scadenza. Riceverà il valore nominale del titolo e in seguito incasserà un periodico interesse durante tutto il periodo del bond.

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Obbligazioni: le componenti che cambiano

Da qui capisce come un’obbligazione cambia a seconda di una serie di caratteristiche:

  • scadenza, ovvero la data in cui il debitore rimborsa il capitale che ha ricevuto.
  • L’emittente, cioè chi emette l’obbligazione e può essere un ente, una società o lo Stato. In altre parole, chi contrae debito perché ha emesso la stessa.
  • La cedola, anche detta coupon, che è l’interesse pagato dall’emittente verso i debitori, anche chiamati obbligazionisti. La cedola è fissa o variabile nel tempo.
  • Prezzo di sottoscrizione, ovvero il capitale che si paga quanto si acquista un’obbligazione.
    Il valore nominale, e cioè il capitale netto di tutti gli interessi maturati. L’emittente, quando l’obbligazione scade, rimborsa di tutta la cifra.
  • Tipologia di emissione. A seconda dei casi, le obbligazioni sono emesse al pari. Ciò accade nel momento in cui il prezzo pagato quando si acquista l’obbligazione è il medesimo del valore nominale, e cioè il capitale che alla scadenza viene rimborsato. Questo avviene al netto degli interessi. L’emissione è invece sotto la pari se il prezzo di sottoscrizione risulta essere inferiore rispetto il valore nominale, guardando gli interessi al netto. Un esempio: questo avviene per i BOT.

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