Green Pass: ecco cosa cambierà dal 2022

Green Pass al centro di grandi dibattimenti, soprattutto con toni accesi nel mondo del lavoro. vediamo cosa cambierà con l’avvento del nuovo anno.
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Green Pass ancora protagonista della scena italiana. Gli ultimi giorni hanno veduto manifestazioni e dibattiti con toni molto accesi, in merito alla certificazione verde nell’ambito del lavoro. Migliaia di lavoratori in Italia si sono trovati costretti a dover provvedere al vaccinazione anti Covid-19 o a fare uso di tamponi rapidi. Ciò è stato necessario  per non mettere a rischio il proprio posto di lavoro. Vediamo ora le possibili evoluzioni, della certificazione verde.

Attesa la fine del Green Pass e dello Stato di emergenza

In questi giorni il sottosegretario alla salute Andrea Costa ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito ad una possibile evoluzione e messa a punto del green pass. In una sua affermazione resa all’agenzia di stampa Ansa, ha così dichiarato: “Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del Green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento”.

Inoltre prosegue Costa in merito allo stato di salute dell’Italia: “una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello Stato di emergenza che auspichiamo possa avere termine”. Ha poi aggiunto sempre il sottosegretario: “Abbiamo ancora due mesi che si dimostreranno decisivi”. Ormai la revisione della certificazione verde sembra essere più che necessaria tanto che Costa dichiara in merito alle possibili modifiche: “potrebbe significare mantenere l’attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre. Mentre ora siamo di fronte ad una applicazione totale del Green pass, si potrebbe passare ad una sua applicazione parziale”.

Validità del Green Pass

Il sottosegretario Costa ha cercato di fare un po’ di chiarezza con le sue recenti dichiarazioni, in merito alla validità del green pass. Ha parlato anche degli eventuali richiami: “Testa ovviamente la validità di 12 mesi, a partire dalla data di somministrazione della terza dose per chi la farà o della seconda dose per chi non rientra nelle categorie indicate per il richiamo”.

Anche la data di scadenza della certificazione vaccinale, mette pensiero agli italiani. A tal riguardo Costa ci tiene a precisare: “Rispetto poi alla scadenza del Green Pass per gran parte della popolazione, abbiamo comunque davanti un ragionevole tempo per valutare quello che sarà il quadro, augurandosi che da qui a pochi mesi il Green Pass magari non serva più perché siamo usciti dalla pandemia”, ha sottolineato il sottosegretario.

Dopo l’entrata obbligatoria del green pass nel mondo del lavoro, abbiamo potuto assistere ad una vera e propria impennata dei dati. I numeri sono relativi sia alle prime dosi di vaccino, che all’esecuzione di migliaia di tamponi rapidi. Il nostro Paese è tra quelli con il tasso di vaccinati più alto, ed è pertanto facile intuire che potrebbe essere più rapido l’asciarsi alle spalle l’incubo pandemico.

Cosa ci si aspetta per i prossimi mesi

La certificazione verde secondo le intenzioni del Governo di Mario Draghi, vuole essere uno strumento per andare a garantire la libertà individuale del cittadino italiano. Con queste nuove misure è chiaro l’intento di voler favorire un veloce ritorno a quella normalità che invochiamo tutti da mesi. Il Green Pass è stato vincolato allo Stato di emergenza che andrà a decadere con il prossimo 31 dicembre.

Non ci resta dunque che attendere l’arrivo del nuovo anno, per avere un motivo in più per brindare.

 

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