Gestione patrimoniale: cos’è e quando conviene

Gestione patrimoniale

Quando si parla di gestione patrimoniale si fa riferimento a una tipologia di investimento. Attraverso questa, si decide di affidare la gestione del patrimonio personale a una società specializzata che opererà al posto dell’investitore. Sempre però all’interno dei limiti che sono stati sottoscritti da entrambe le parti. Esiste quindi una figura professionale che fa da intermediario incaricato e che ha il compito di decidere, a seconda di ciò che è stabilito all’interno del mandato di gestione, il modo in cui investire i fondi del cliente che investe. Parlare di gestioni patrimoniali significa dunque avere a che fare con dei contratti di investimento che si stipulano tra l’istituto bancario e il cliente. Con tale contratto, il risparmiatore decide di affidare la gestione del patrimonio attraverso un mandato. Ecco che, dopo aver conferito lo stesso, oltre che una certa somma di denaro, il gestore non può accedere al capitale per soddisfare altre finalità. Dovrà quindi fare riferimento alle linee guida che il cliente ha stabilito. Decidere di puntare sulla gestione patrimoniale significa che si può ottenere, nel corso del tempo, una rivalutazione rispetto il capitale versato.

Gestione patrimoniale come funziona

Gestione patrimoniale: come funziona

Per coloro che vorrebbero sapere come funzione la gestione patrimoniale, devono sapere che si tratta di un funzionamento alquanto semplice. Come prima cosa, bisogna sottoscrivere un contratto attraverso il quale si invia un mandato per la gestione del patrimonio a una società che, da allora, dovrà occuparsi del patrimonio di un risparmiatore. Questo ha il diritto di comprendere qual è il profilo di rischio e gli obiettivi. Dopo di che la società dovrà pensare a tutto il resto. Nello specifico, si occupa di creare un portafoglio di investimento. Chi opta epr la gestione patrimoniale, ha sicuramente l’obiettivo di avere una rivalutazione, durante il lungo periodo, del capitale che si è depositato. Per raggiungere questo scopo ci sono diversi tipi di intermediari finanziari:

  • assicurazioni;
  • banche;
  • società che si occupano di intermediazione mobiliare e altre di gestione dei risparmi.

Serenità finanziaria: non basta risparmiare

Gestione patrimoniale: le diverse tipologie

È possibile dividere la gestione patrimoniale in due macro categorie, ovvero la GPM, gestioni patrimoniali mobiliari, e le GPF, gestioni patrimoniali in fondi. Nel primo caso, il patrimonio si investe quasi sempre in obbligazioni, azioni, ETF. Ecco che punta principalmente agli strumenti finanziari. Nel secondo caso, invece, il patrimonio va a finire in quote destinate a fondi comuni. In generale, se si decide di affidare a una società la gestione del proprio patrimonio, bisogna sapere che è conveniente soltanto per i clienti “premium”. Si tratta, in altre parole, di chi ha una consistente disponibilità dal punto di vista finanziario. Ecco che queste persone non hanno grandi difficoltà nel compiere investimenti di medio-lungo termine con delle cifre molto consistenti. Ma non solo. Una mossa del genere conviene anche a coloro che possiedono una grande quantità di immobili: per loro potrebbe essere un guadagno certo. Per chi invece non ha una grande disponibilità di denaro o di immobili, allora non risulta essere troppo conveniente. In questo caso il rischio potrebbe superare di gran lunga i benefici.

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