Destinare 8, 2 e 5 per mille: come scegliere e come funziona

Utilizzare il 5 per mille dell'Irpef attraverso la compilazione del modello 730, non è sempre chiaro. In questa fase dovremo anche decidere a chi devolvere, tra le opzioni disponibili. Vediamo come operare al meglio destinando in maniera opportuna, la quota del nostro tributo.
5 per mille 730
5 per mille 730

E’ tempo di 5 per mille della nostra quota Irpef, da destinare in beneficenza. Ci si chiede se in fase di compilazione del modello 730 tale procedura risulti essere obbligatoria o meno. Il contributo è rivolto a delle precise associazioni o enti che si vedranno così arrivare, preziosi aiuti.

Destinare 8, 2 e 5 per mille 730: come scegliere e come funziona

Attraverso la compilazione del modello 730 da consegnarsi entro il prossimo 30 settembre, tutti i contribuenti italiani potranno destinare il 2, 5 8 per mille della loro quota Irpef, ad associazioni o enti. Il gesto solidale consentirà di non pagare più tasse. Coloro che sono esentati dal dover presentare la dichiarazione dei redditi 2021, potranno altresì compiere la stessa donazione, utilizzando una modulistica apposita che l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione. Tale documentazione potrà essere con segnata in busta chiusa entro il prossimo 30 novembre presso gli Uffici postali, inviata direttamente on line, o trasmessa a mezzo Caf o commercialista di fiducia.

Come destinare l’8 per mille

L’8 per mille è una quota irpef che i contribuenti sono tenuti a versare tassativamente ad un ente religioso, o allo Stato italiano. Il paragrafo 730-1 è dedicato espressamente a tale operazione. Si potrà scegliere di devolverlo tra:

  • Stato
  • Chiesa Cattolica;
  • Unione cristiana Evangelica Battista
  • Unione delle Chiese cristiana avventiste del 7° giorno;
  • Chiesa Apostolica;
  • Assemblee di Dio in Italia;
  • Unione induista.
  • Chiesa valdese;
  • Chiesa Evangelica Luterana;
  • Unione delle Comunità ebraiche;
  • Sacra arcidiocesi ortodossa;
  • Unione Buddista.

Nel caso non venga espressa alcuna preferenza, la quota Irpef sarà devoluta comunque in proporzione a tutti gli enti sopra indicati.

Come destinare il 2 per mille

Il 2 per mille viene reintrodotto a partire da quest’anno, andando a favore delle Associazioni culturali, che risultano essere regolarmente iscritte presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Basterà indicare il codice fiscale dell’associazione culturale prescelta, nel riquadro apposito, in fase di compilazione del modello 730. Essendo il 2 per mille un versamento volontario, sarà possibile anche destinarlo anche ad un partito politico. In questo caso nel riquadro apposito bisognerà indicare il codice relativo al partito, oggetto della nostra donazione. Nel caso in cui il contribuente non sia soggetto a dichiarazione, potrà compilare la modulistica messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate in merito, consegnandola in busta chiusa presso gli Uffici postali, Caf o a mezzo commercialista. La stessa procedura potrà essere eseguita on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con modulo apposito.

Come destinare 5 per mille

Il 5 per mille si configura come tributo obbligatorio al pari dell’8 per mille. Bisognerà pertanto procedere al versamento della quota, ad un’associazione. La donazione dovrà essere rivolta al finanziamento di attività di ricerca e sperimentazione sia in ambito universitario, che sanitario.  Inoltre il 5 per mille potrà essere utilizzato per supportare le associazioni no profit.

Anche in questo contesto la sua destinazione dovrà essere perfezionata attraverso il modello 730/2021. Basterà indicare il codice fiscale del beneficiario del tributo, tra quelli presenti nell’elenco dei destinatari del 5 per mille Irpef 2021.

Si potranno quindi scegliere  di destinare il 5 per mille tra le seguenti categorie:

  • ente di ricerca scientifica o universitaria;
  • ricerca sanitaria;
  • le Società Sportive Dilettantistiche – ASD – regolarmente iscritte al Coni;
  • le attività di tutela, e di valorizzazione e promozione dei beni culturali;
  • le organizzazioni di volontariato;
  • le organizzazioni non governative;
  • comune di residenza.

Una volta conclusa la scelta per la destinazione del nostro contributo, basterà apporre la propria firma nel riquadro apposito, per vedere perfezionata la nostra scelta.

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