Decreto Liquidità per imprese

Roberto Gualtieri

Decreto Liquidità per imprese. Conte: “liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, piccole, medie e grandi“.

Approvato il Decreto Liquidità che che introduce misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia.

Il D.L. 6.04.2020 stanzia in totale 400 miliardi di euro, da distribuirsi in cinque ambiti principali: accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti; misure per garantire la continuità delle aziende; rafforzamento dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria; misure fiscali e contabili ed ulteriori disposizioni.

Con il decreto appena approvato – ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Contediamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, piccole, medie e grandi. Di questi, 200 miliardi sono per il mercato interno, gli altri 200 per potenziare l’export“.

Decreto Liquidità: misure di accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti

Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma. La garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato ed è subordinata a una serie di condizioni, tra le quali: l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia. Nel dettaglio:

  • le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro godranno di una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto. Prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia;
  • imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro, godranno di una copertura all’80%. Mentre per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi è prevista una copertura del 70%;
  • l’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda;
  • piccole e medie imprese, anche individuali o partite Iva, sono riservati 30 miliardi. L’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito, ma subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

Il decreto potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le pmi, aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità, anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti. È, inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.

Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all’esportazione, per migliorare l’incisività e tempestività dell’intervento statale. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%.

Misure per garantire la continuità delle aziende

Il D.L. Liquidità prevede una serie di misure finalizzate ad assicurare la continuità delle imprese nella fase dell’emergenza, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale. Tale intervento avviene:

  • in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso;
  • disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.

Rafforzamento dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria

Le norme approvate, al fine di rafforzare la disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica, nell’attuale contesto di emergenza epidemiologica:

  • anticipano con effetto immediato l’ampliamento dell’ambito di intervento oggettivo della disciplina golden power ai settori di rilevanza strategica del Regolamento europeo n. 452/2019, consentendo di sottoporre alla preventiva autorizzazione le operazioni relative ai settori finanziario, creditizio e assicurativo, alle infrastrutture e tecnologie critiche (tra cui l’energia, i trasporti, l’acqua e la salute), alla sicurezza alimentare, all’accesso a informazioni sensibili (compresi i dati personali), all’intelligenza artificiale (la robotica, i semiconduttori, la cibersicurezza, nonché le nanotecnologie e le biotecnologie);
  • prevedono la possibilità per il Governo di aprire il procedimento d’ufficio, se le imprese non assolvono agli obblighi di notifica previsti;
  • estendono, in via transitoria fino al 31 dicembre 2020, il campo di applicazione della disciplina dei poteri speciali anche ad operazioni intra-europee che richiederanno la preventiva autorizzazione del Governo, nel caso di acquisizione del controllo di asset rientranti nei settori sopra descritti; nel caso di operazioni extra-europee, l’ampliamento riguarderà anche le acquisizioni di partecipazioni superiori al 10% da parte di soggetti non appartenenti all’Unione europea, se superiori alla soglia di un milione di euro.

In materia di trasparenza finanziaria, si sono integrati gli obblighi di trasparenza per consentire alla CONSOB di abbassare transitoriamente le soglie rilevanti per le comunicazioni, portandola al 5%, e ampliare anche il novero delle imprese soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.

Misure contabili e finanziarie

Si interviene con norme urgenti per il rinvio di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese per i mesi di aprile e maggio, in aggiunta a quelle già previste con il Cura Italia. Nel dettaglio:

  • IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;
  • sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;
  • per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;
  • ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate;
  • la sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto Cura Italia viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio;
  • è esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile.

Inoltre, il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali.

Ulteriori disposizioni in materia di procedimenti civili e penali e del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva

Il Decreto prevede, infine:

  • Spostamento dal 15 aprile all’11 maggio del termine concernente il rinvio d’ufficio delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, nonché la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali (indagini preliminari, adozione di provvedimenti giudiziari e deposito della loro motivazione, proposizione degli atti introduttivi del giudizio e dei procedimenti esecutivi, impugnazioni e, in genere, tutti i termini procedurali). Si intendono altresì sospesi, per la stessa durata, i termini per la notifica del ricorso in primo grado innanzi alle Commissioni tributarie;
  • Ampliamento, fino al termine dell’anno in corso, dell’operatività del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva, includendo anche i finanziamenti per le esigenze di liquidità, attualmente esclusi, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. A tali fini, è costituito un apposito comparto del predetto Fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020.

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