Certificato Verde: cos’è, requisiti, come si ottiene

Certificato Verde: è un modo per potersi spostare con tranquillità su tutto il territorio italiano, e all’estero. Entra in vigore il Certificato verde, di cui bisognerà munirsi durante i viaggi. Vediamo le regole da seguire, e chi sarà obbligato ad esibirlo.
Certificato Verde
Certificato Verde

Con lo scorso decreto per mezzo del quale è stato possibile avviare tutta una serie di riaperture sul territorio italiano, si rende necessario l’utilizzo del Certificato verde.  Stanno riprendendo gradatamente quasi nella loro totale normalità, anche gli spostamenti tra le Regioni, anche se di classificazione diversa. Entra così in vigore il Certificato verde, che si colloca nello stesso ambito degli obblighi sanitari del tampone che erano già in essere.

La Certificato verde si rende necessario nel momento in cui si voglia fare un viaggio all’estero, o ci si debba spostare tra regioni italiane di diversa classificazione (zona gialla, zona rossa, zona arancione). E’ uno strumento con cui attraverso le informazioni contenute, si può viaggiare senza obblighi di essere sottoposti a quarantene.

Che cos’è il Certificato Verde? A cosa serve?

Il Certificato Verde è un documento, reso disponibile in formato cartaceo e digitale, che attesta la vaccinazione contro il Covid-19, la guarigione dalla malattia o l’esito negativo di un tempone recente. Con tale pass è possibile spostarsi liberamente su tutto il territorio nazionale, anche verso le Regioni di colori diversi. Per quanto riguarda i viaggi all’estero, è già possibile viaggiare senza necessità di certificazione verso tutti quei Paesi fruibili per motivi turistici.

Il Certificato Verde è stato introdotto dal nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, è uno dei provvedimenti adottati per consentire una graduale riapertura dell’Italia pur con la cautela necessaria a contenere la pandemia. Con il certificato verde è inoltre possibile anche avere accesso a particolari eventi e spettacoli.

Da quando è in vigore il Certificato Verde?

Il Certificato Verde è in vigore a partire da lunedì 26 aprile. Il decreto prevede inoltre la proroga dello stato d’emergenza sino al 31 luglio, ma è probabile che nei prossimi mesi vengano emanate ulteriori misure anti-Covid, sulla base della curva epidemiologica.

Quali sono i requisiti per ottenere il Certificato Verde?

Il Certificato Verde si può richiedere in tre casi:

  1. Se si è vaccinati contro il Covid-19: il documento viene rilasciato alla somministrazione della prima dose e contiene i dati anagrafici del possessore e il numero delle inoculazioni eseguite rispetto a quelle previste per la completa immunizzazione.
  2. Persone che hanno contratto il Covid-19 e sono state dichiarate guarite.
  3. Aver eseguito un tampone antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Il Certificato Verde per lo spostamento tra Regioni per motivi turistici è necessario per tutti le persone di età superiore ai 2 anni. Quindi anche i bambini devono sottoporsi al tampone per il Covid-19 in caso di mancante attestazione di guarigione dall’infezione.

Come si ottiene il Certificato Verde?

Il Certificato Verde viene rilasciato automaticamente dalla struttura che ha effettuato il vaccino. Chi ha ricevuto le due dosi prima dell’entrata in vigore del decreto, può richiedere il documento alla struttura sanitaria dove ha ricevuto la somministrazione, oppure alla Regione o alla Provincia. Chi risulta guarito dall’infezione riceverà il certificato verde dalla clinica presso cui è stato ricoverati o, in assenza di ricovero, potrò richiederlo presso il proprio medico di famiglia o pediatra.

In caso di tampone negativo il certificato verde viene rilasciato dalla struttura che ha eseguito il test quindi le strutture sanitarie pubbliche, private e accreditate, oltre che le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri.

Che validità ha il Certificato Verde?

Il Certificato Verde ha una durata prestabilita in base al motivo per cui viene rilasciato. In caso di vaccinazione o di guarigione dall’infezione Covid-19, il Certificato Verde è valido 6 mesi a partire dal suo rilascio. Le certificazioni di guarigione rilasciate prima dell’entrata in vigore del decreto sono anch’esse valide 6 mesi, ma dalla data indicata sul documento stesso. Il Certificato Verde in caso tampone con esito negativo ha invece una validità di sole 48 ore.

In ogni caso, il Certificato Verde non è più valido qualora il suo possessore dovesse risultare nuovamente positivo al Covid-19, a prescindere dalla vaccinazione o dall’attestazione di guarigione.

E’ possibile spostarsi tra Regioni gialle?

Nelle Regioni in zona è possibile spostarsi liberamente ed è possibile varcare i confini regionali purché verso un’altra Regione gialla. Per spostarsi tra regioni gialle, non serve alcuna tipo di certificazione e non è necessario un valido motivo.

E’ possibile spostarsi tra Regioni di diverso colore?

In caso di spostamenti tra Regioni di diverso colore è obbligatorio essere in possesso di un’autocertificazione che attesti i motivi di lavoro, necessità o urgenza, oppure del Certificato Verde.

E’ possibile andare nelle seconde case?

I proprietari di una seconda casa situata in una Regione diversa dalla residenza, possono recarvisi sensa limitazioni se tale Regione appartiene alla fascia gialla o arancione. E’ possibile portare con sé parenti e amici (quindi anche persone non conviventi) nel limite massimo di quattro persone totali. Se invece la seconda casa si trova in zona rossa, vi può accedere solamente il nucleo familiare senza la presenza di altre persone.

Cambia qualcosa per il coprifuoco con il Certificato Verde?

Il Certificato Verde non modifica le regole per il coprifuoco, che rimane in vigore dalle ore 22:00 alle ore 5:00. In questa fascia oraria gli spostamenti sono possibili solo per motivi di lavoro, salute o urgenza.

Il Certificato Verde permette di partecipare ad eventi e spettacoli?

Chi è in possesso del Certificato Verde può anche avere accesso a particolari eventi e spettacoli. È possibile partecipare ai concerti (limitati ad un massimo di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso) e accedere agli stadi per seguire le competizioni sportive in previsione nei prossimi mesi. Hanno riaperto, inoltre, in zona gialla teatri e cinema. È possibile accedervi solo dietro prenotazione, rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro e una capienza del 50% rispetto a quella massima. Riaprono musei, mostre e parchi archeologici, ma nei weekend a l’ingresso è consentito solo su prenotazione per evitare assembramenti.

Certificato verde: quando è obbligatorio sul territorio italiano?

Fino al prossimo 26 luglio, chiunque si stia spostando tra regioni di diversa zona senza comprovata esigenza né di lavoro, salute o di urgenza, sarà obbligato ad esibire il Certificato Verde Covid-19. Se invece gli spostamenti tra regioni italiane aventi differente classificazione di colore sono attestati da necessità comprovate, non vi sarà bisogno della certificato verde. E’ stata introdotta la reclusione da 6 mesi a 6 anni per coloro che falsificheranno i dati del certificato verde. Come enunciato quindi il Decreto legge del 22 aprile 2021 n. 52, pubblicato in G.U. n. 96 del 22.04.2021 si prevede che dal 26 aprile:

Il certificato verde dovrà attestare:

  • Dati anagrafici del possessore della certificazione
  • Tipologia di test effettuato: test antigenico, rapido o molecolare (nome, produttore, data, orario, struttura effettuante, Stato)
  • Identificativo univoco certificato
  • Malattia contratta, Covid-19 e specifiche
  • Avvenuta guarigione
  • Vaccinazione anti Covid-19, eseguita

Quando è obbligatorio eseguire il  tampone nello spostamento tra regioni?

In caso di spostamento tra regioni non di colore giallo o di diverso colore, per motivi di lavoro, necessità, salute o rientro al proprio domicilio/residenza, chi non ha ancora ricevuto il vaccino, e non possiede il certificato di guarigione dal Covid-19 precedente a 6 mesi, dovrà effettuare un tampone rapido con esito negativo. Il tampone è valido 48 ore e viene consegnato a seguito dell’esecuzione del test presso struttura sanitaria pubblica, farmacia o medico di famiglia. Da ricordare che la validità del tampone è di 48 ore dal rilascio, con esito indicato in formato cartaceo o digitale.

 

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