Canoni Rai arretrati: cosa accade non pagandoli per più anni

Canoni rai arretrati che se non pagati per anni possono dare origine a brutte sorprese. Facciamo chiarezza sul da farsi.
canoni rai arretrati
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Canoni Rai arretrati, non pagati per diversi anni. Cerchiamo di mettere in luce cosa può succedere nel caso non si provveda a pagare la tassa di possesso, del proprio apparecchio televisivo. Vediamo meglio nel dettaglio cosa accade.

Canone Rai arretrati: dal 2023  non più nella bolletta elettrica

la novità degli ultimi giorni preannuncia il ritorno del pagamento del canone Rai, attraverso l’uso  dei famosi bollettini. Purtroppo però per gli amanti della tv ci sarà anche un’amara sorpresa. c’è anche un’altra amara sorpresa. Anche se il Governo non si è ancora espresso in maniera molto chiara in merito, parrebbe ormai inevitabile un ritocco al rialzo, del costo di abbonamento dal 2023.

Voci di corridoio fanno intendere che la situazione finanziaria in cui versa la  Rai è grave al punto che l’amministratore delegato della Tv di Stato Carlo Fuortes ha paventato la possibilità di vedere estesa la tassa di possesso tv  anche a smartphones e tablet. Staremo a vedere.

Canoni Rai e Fisco

La tassa di possesso della tv da tutti ricondotta al Canone Rai, dal Fisco italiano viene considerata una tassa a tutti gli effetti. Pertanto il mancato pagamento del canone annuale, è considerato una vera e propria evasione fiscale, alla stregua del mancato pagamento dell’IMU o dell’IVA. L’unica chance per essere sollevati da tale versamento tributario è quella di possedere un’esenzione a tal riguardo. Infatti il Fisco italiano di fatto presuppone che ad ogni utenza elettrica, possa corrispondere un apparecchio televisivo.

Chi è esonerato dal pagamento dei canoni Rai

Vi sono alcune categorie di cittadini italiani, che sono sollevati dal pagamento della tassa di possesso dell’apparecchio televisivo:

  • Sono esenti gli appartenenti al corpo diplomatico.
  • I militari.
  • Tutti coloro che di fatto non possiedono un televisore in casa.
  • Coloro che abbiano superato i 75 anni di età e sono in possesso di un reddito annuale inferiore a € 8 mila. inoltre non vi dovrà essere alcun altro componente familiare, con redditi propri.
  • Non sono tenuti al versamento del canone neanche coloro che si occupano di riparazioni o di vendita dei televisori.

Domanda di esenzione? Scopriamo come fare

Alla data del 31 gennaio di ogni anno il cittadino italiano può produrre una dichiarazione che vada ad evitare l’addebito del pagamento del canone Rai. La modulistica da inoltrarsi direttamente all’Agenzia delle Entrate, è reperibile sulla piattaforma istituzionale. In alternativa tale documentazione potrà essere inoltrata anche attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Arretrati canone RAI: cosa si rischia non pagando per più anni

Il Fisco italiano in merito agli arretrati non pagati del canone Rai, segue l’iter di un qualsiasi mancato pagamento tributario. Ecco quindi che verrà messa in moto la macchina della riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate, arrivando all’emissione di una cartella esattoriale.

È facile cadere nell’errore di cumulare anni di canone non pagati, semplicemente perché non è stata inviata alcuna comunicazione al Fisco che in casa non vi sia presenza alcuna di apparecchi televisivi. Al momento l’autocertificazione che attesta il mancato possesso, ha una validità di 12 mesi.

Insomma sarà sempre meglio andare a prevenire le mosse del Fisco, specialmente nel caso questi metta in moto il macchinoso iter burocratico al fine di giungere al pignoramento dei beni del cittadino italiano.

Perché si tende ad evadere il pagamento Rai

Spesso il mancato rispetto delle scadenze annuali del versamento del tributo dovuto per la tassa di possesso della televisione, nascono da una mancanza di informazione. L’utente infatti nella maggior parte dei casi si riscontra che non intendesse di frodare il Fisco volontariamente.

La procedura che si rischia di innescare potrebbe essere stroncata sul nascere, ad esempio con la trasmissione dell’autocertificazione, in cui il cittadino italiano dichiara di non possedere alcuna televisione. Insomma in gran parte dei casi è un a scarsa conoscenza delle normative che regolano il pagamento delle somme dovute a titolo di canone Rai, che non sono state prese ragionevolmente, in considerazione.

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