Lavoro domestico 2023: scopri la soglia di deducibilità dei contributi versati

Se sei un datore di lavoro che assume personale per lavori domestici, come ad esempio badanti, colf, baby sitter, puoi dedurre i contributi previdenziali e assistenziali versati. Ma qual è la soglia di deducibilità?
Deduzione lavoro assistenti domestici
Deduzione lavoro assistenti domestici

Il Governo italiano sta lavorando sulla definizione del Decreto Lavoro e tra le misure contenute nella bozza è previsto l’aumento della soglia di deducibilità dei contributi versati per il lavoro domestico.

Questa misura porterà un risparmio di imposta a molte famiglie italiane che utilizzano i servizi di colf, badanti, assistenti anziani, baby sitter, autisti e giardinieri.

Con la definizione di lavoro domestico si intendono le attività svolte in favore delle famiglie, come quelle elencate precedentemente. Le nuove regole sui contributi previdenziali e assistenziali deducibili verranno presto introdotte, consentendo alle famiglie di risparmiare sulle tasse.

Resta da capire quali saranno i dettagli e le modalità di attuazione della nuova normativa, ma l’obiettivo del governo è quello di sostenere le famiglie italiane che necessitano di questi servizi di supporto quotidiano.

Aumento della soglia di deducibilità per il lavoro domestico: le nuove disposizioni del decreto Lavoro

Il decreto Lavoro prevede importanti novità per le famiglie italiane che assumono personale per lavori domestici. In particolare, la soglia di deducibilità dei contributi previdenziali e assistenziali versati per questo tipo di lavoro sarà innalzata da 1.549,37 euro a 3.000 euro annui.

Una buona notizia è che questa nuova soglia non entrerà in vigore solo dal prossimo anno di imposta, ma già dal 2023, consentendo alle famiglie di beneficiare del nuovo limite di deduzioni nella dichiarazione dei redditi del 2024, relativa al periodo di imposta 2023.

Si tratta di un’importante misura per sostenere le famiglie italiane che usufruiscono di servizi di supporto quotidiano come badanti, colf, baby sitter, autisti e giardinieri, consentendo loro di risparmiare sulle tasse e di avere maggiore flessibilità economica.

Ma cosa significa questo in termini di risparmio fiscale?

In pratica, le deduzioni vanno sottratte alla base imponibile, e questo potrebbe influire anche sullo scaglione Irpef, riducendo l’aliquota applicabile e portando a un risparmio di imposta significativo per le famiglie che assumono colf, badanti, baby sitter e altri lavoratori domestici.

Questa misura ha ricevuto il plauso di molte associazioni di categoria, tra cui Nuova Collaborazione – Associazione Nazionale Datori di Lavoro Domestico, che l’ha vista come una mossa positiva per contrastare il lavoro nero in questo settore.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore già dal 2023, consentendo alle famiglie di usufruire del nuovo limite di deduzioni nella dichiarazione dei redditi del 2024.

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