Dal 26 settembre 2022, fino al 30 novembre 2022, è possibile richiedere il bonus anti-inflazione erogato per consentire ai cittadini italiani di far fronte al caro vita.

Bonus anti-inflazione: come richiederlo

bonus anti-inflazione

Già da ieri, 26 settembre 2022, è possibile richiedere il bonus anti-inflazione da 200 euro. La scadenza prevista è il 30 novembre e riguarda i professionisti ordinistici iscritti alle Casse, quelli iscritti alla gestione separata Inps che abbiano un reddito inferiore ai 35 mila euro annuali e gli autonomi. In tutto, in Italia queste categorie sono formate da 3 milioni di lavoratori. Il bonus non è altro che una tantum esentasse che rientra all’interno del programma del primo decreto Aiuti. Lo si ritrova nel Dl 50/2022, art. 32. Le domande si potranno presentare sia in modo telematico all’interno del sito dell’Inps, sia dalla Cassa personale di appartenenza. A seguito della pubblicazione di sabato 24 settembre 2022 all’interno della Gazzetta ufficiale 224, si sa con precisione le modalità do richiesta. Sono stati quindi fissati tutti i requisiti per poter usufruire del bonus da 200 euro erogato per far fronte al caro vita. Si tratta di un decreto del 19 agosto del ministero del Lavoro.

bonus anti-inflazione come richiederlo

Bonus anti-inflazione e bonus da 150 euro

Già da tempo le Casse di previdenza dei liberi professionisti hanno i moduli che consentano l’autocertificazione dei requisiti per accedere all’aiuto statale. Questi si dovranno prima compilare e poi inviare all’interno della propria area riservata. Le Casse di previdenza si sono accordate affinché partissero lo stesso giorno e non prima del 26 settembre, proprio come ha specificato l’Associazione degli enti previdenziali privati, l’Adepp. Così, già dalle 12 di ieri, si possono inviare le richieste sia alle Casse che all’Inps.
Ciò che ha reso più complicato l’avvio per le Casse, paradossalmente, è stato il bonus da 150 euro. Questo aiuto statale è previsto dal decreto aiuti-ter – Dl 144/2022 – arrivato in Gazzetta numero 223 del 23 settembre. Lo stesso è entrato in vigore il giorno successivo, ovvero il 24 settembre, ed è pensato per coloro che hanno un reddito annuale complessivo di 20 mila euro nel 2021. Le Casse stanno cercando di creare una domanda unica che dia la possibilità di avere il bonus 150 euro, se ha i requisiti necessari. Certo, è vero però che inserire all’ultimo momento una novità del genere all’interno della piattaforma online e nei moduli, rischia di intoppare la macchina organizzativa che si è regolamentata per erogare 200 euro.

Spese sportive 730/2022: detrazione e documenti utili

Bonus anti-inflazione: le tempistiche per averlo

In teoria, il nuovo sostegno a determinate categorie di lavoratori previsto dal decreto 144/2022 va ad aggiungersi a quello precedente. A parte il reddito di accesso, non modifica i requisiti per averlo. Per questa ragione, il nuovo decreto che prevede il bonus anti-inflazione non accenna a nuove domande per poterlo ottenere. Allo stesso modo, non rinvia l’erogazione verso un decreto attuativo ulteriore. Ecco che, nella realtà dei fatti, si dovrebbero presentare degli ostacoli per tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 20 mila euro. Questi potrebbero non riuscire a chiedere due bonus, ottenendo così una domanda unica dall’assegno di 350 euro. La spesa verrà monitorata costantemente. Così sia le Casse che l’Inps invieranno un report settimanale su tutte le domande ricevute e che soddisfano i requisiti. Così, poco a poco, potranno avere il via libera del ministero del Lavoro, oppure, al contrario, lo stop dell’erogazione se si sfora il budget.

Articoli Correlati