Le banche centrali nel 2022 sono state delle vere protagoniste. I principali istituti bancari hanno infatti aumentato i tassi di interesse e lo hanno fatto con un andamento tanto rapido che non si verificava da ben 20 anni. In contemporanea, i rappresentanti politici di tutto il mondo hanno spinto per fronteggiare quanto possibile il fenomeno di un’inflazione sempre più pesante da gestire. Se si vanno ad osservare i dati di quest’anno, la Bce, la Federal Reserve americana, la Bank of England, la Norges Bank norvegese, la Swiss National Bank, la Reserve Bank australiana e la Bank of Canada hanno una cosa in comune. E cioè che hanno aumentato il loro benchmark totali di ben 300 punti base. A settembre è stato raggiunto il picco con 550 punti base. L’andamento delle banche centrali nel 2022 e la loro politica sempre più aggressiva potrebbe lasciare intuire che cosa c’è da aspettarsi per il prossimo anno.
Banche centrali nel 2022: aumento record dei tassi di interesse
Le banche centrali che gestiscono le dieci valute più scambiate in tutto il mondo hanno raggiunto i 2.700 punti base. Negli ultimi 12 mesi, hanno inasprito la loro politica e aumentato i tassi per 54 volte, proprio come riportano i dati di Reuters. C’è però da dire che i mercati sono rimasti in bilico soprattutto a seguito della decisione della Federal Reserve americana di aumentare i tassi di 225 punti base. Ciò è accaduto durante gli ultimi 12 mesi. Tutto ciò ha contribuito ulteriormente a creare uno scenario in cui la crescita economica fatica a decollare. La decisione proveniente dagli Stati uniti dal punto di vista della banca centrale risulta essere il più impattante che si sia registrato negli ultimo vent’anni. A spiegare meglio la situazione ci ha pensato David Hauner, responsabile di EMEA, Bank of America Global Research. Stando alla dichiarazione ufficiale, ha raccontato come un inasprimento del genere avviene soltanto se le condizioni sono più gravi rispetto una piccola recessione. Ogni mese, i dati hanno registrato che 7 di 10 degli istituti bancari più importanti hanno deciso di aumentare i tassi di interesse in dicembre. Bisogna dire, però, che la politica di inasprimento dovrebbe stare rallentando.
Banche centrali nel 2022 e previsioni future
Ogni mese, i dati hanno registrato che 7 di 10 degli istituti bancari più importanti hanno deciso di aumentare i tassi di interesse in dicembre. Bisogna dire, però, che la politica di inasprimento dovrebbe stare rallentando. Nel frattempo, cinque su 18 banche centrali in tutto il mondo hanno registrato un aumento totale di 260 punti base sugli aumenti dei tassi nel mese di dicembre. È un dato in calo, se lo si confronta con i 400 punto base del mese precedente, novembre. Basti pensare che, tra giugno e luglio, si era addirittura registrato un punteggio di poco inferiore agli 800 punti base. Quasi tutti i dati erano provenienti, per lo più, dalle politiche asiatiche che risultano essere in ritardo rispetto la politica di inasprimento registrata in Europa e in America Latina. Intanto le banche centrali di India, Indonesia e Filippine, insieme a quella di Messico e Colombia, continuano ad aumentare i tassi di interesse.