Web Tax 2020: cos’è e come funziona

Tasse
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Web Tax 2020 al via: 708 milioni di euro solo nel 2020

Il 1 gennaio 2020 è entrata in vigore la Web Tax con la nuova Legge di Bilancio, ovvero la Digital Service Tax che colpirà i big tech con un’aliquota del 3% sui ricavi dell’anno precedente.

In attesa di una normativa condivisa dall’Ocse, dopo la Francia, la Web Tax giunge anche in Italia. La tassa, che prevede un prelievo del 3% sul fatturato annuo, è destinata alle imprese digitali con 750 milioni di euro di fatturato globale e 5,5 milioni di euro in servizi digitali erogati in Italia.

Web Tax 2020: soglie di accesso

Una soglia di accesso molto elevata, destinata alle major del mercato b2b, con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro e oltre 5,5 milioni di euro in servizi digitali erogati.

Si legge che dalla Web Tax 3% saranno esclusi tutto coloro che forniscono direttamente beni o servizi, le piattaforme telematiche e i servizi digitali per la vendita di prodotti sotto accisa.

La Web Tax, per essere applicata, prevede che il servizio digitale sia erogato in Italia. Un tema, quello della localizzazione, di non facilissima gestione nel mondo digital. Ecco quindi, che la Legge di Bilancio specifica che l’indirizzo Ip del dispositivo sul quale si è usufruito del servizio deve essere localizzato in Italia, nel rispetto della normativa sulla Privacy.

Tassa digitale al 3%: le aspettative dello Stato

Grazie a questa manovra, lo Stato si aspetta già nel solo 2020 entrate pari o superiori a 708 milioni di euro. Una raccolta fruttuosa che potrebbe esserlo ancora di più in futuro, considerando che il mercato del digitale è in costante crescita.

Web Tax 2020: possibili ricadute sui consumatori

I criteri di inclusione della Web Tax, inoltre, sono delineati in modo tale da colpire solo i big della tecnologia: nessun pericolo, quindi, per piccole e medie imprese.

Possibile, invece, una ricaduta sui consumatori. Non è da escludersi, infatti, che le grandi case decidano di ammortizzare la tassa aumentando i prezzi dei servizi. Ovvi gli effetti negativi sui consumi.

La tassa digitale in Europa

L’Ocse per ora non si pronuncia e il clima in Europa è confuso. Sono 7 i Paesi europei che hanno aderito alla Web Tax, ognuno con differenti modalità: Austria, Francia, Italia, Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca e Regno Unito.

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