Smart working: scatta la proroga per i lavoratori fragili

Smart working con proroga per i lavoratori definiti fragili. Andiamo a vedere nello specifico quali lavoratori potranno continuare a lavorare usufruendo della modalità agile.
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Smart working con proroga per i lavoratori definiti fragili. Fino allo scadere dell’anno in corso, sarà questa  la modalità da adottarsi per tale categoria di impiegati, anche  nella Pubblica Amministrazione. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Smart working, per i lavoratori fragili la scadenza slitta al 31 dicembre 2021

Se da una parte il Ministro Brunetta ha tracciato le linee guida per un rientro in presenza veloce degli impiegati della PA, dall’altra si definiscono le tutele per i lavoratori fragili. Per molti lavoratori il ritorno alla propria sede effettiva in presenza, di certo comporterà un nuovo stravolgimento delle proprie abitudini e delle dinamiche giornaliere. L’emergenza Covid – 19 ha cambiato decisamente la vita a tutti noi, in ogni ambito. Figuriamoci per i soggetti fragili quali possano essere le difficoltà oggettive, di un ritorno alla pseudo normalità lavorativa.

Tutte le modifiche al Decreto, per lo smart working

L’articolo 2 ter del DL n. 11 del 6 agosto 2021, sanciva l’ennesima proroga dello smart working, ad appannaggio dei lavoratori fragili. L’occasione per aggiornare tale disposizione istituzionale si è presentata lo scorso 2 ottobre. Proprio in quella data c’è stata la conversione in legge del Decreto sulla ripartenza di scuole e università con la conseguente attuazione, e si è intervenuti sulle tutele rimaste in sospeso.

Si è provveduto quindi ad allungare le misure previste, andando anche a mettere in conto il reclutamento di nuove risorse. Si è messo mano di fatto, ad un nuovo decreto del Governo che proroghi lo smart working per i lavoratori fragili al 31 dicembre prossimo. È stato modificato il comma 481 della Legge di Bilancio che aveva cambiato a sua volta l’articolo 26, commi 2 e 2-bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (Cura Italia).

Si evince quindi nel comma 2-bis dell’articolo 26 del Cura Italia che i lavoratori fragili “svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area d’inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.”

Ecco quindi che la modalità di lavoro smart working, di fatto sarà prorogata fino al 31 dicembre 2021, dalla data prevista del 31 ottobre. La novità andrà a riguardare “i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità.”

Quali i lavoratori fragili che lavoreranno in modalità agile fino a fine anno

Entro la fine del mese i dipendenti pubblici dovranno sedere di nuovo ai loro posti di lavoro tradizionali. Il lavoro agile potrà proseguire sono in presenza di accordi specifici tra dipendente, e datore di lavoro. A godere di una particolare tutela saranno alcune categorie di lavoratori, che proseguiranno ad operare in smart working:

  • I lavoratori affetti da patologie oncologiche o che abbiano in corso terapie salvavita.
  • Lavoratori disabili beneficiari della legge 104.
  • Gli immunodepressi.

Inoltre si stabilisce che sempre per i lavoratori definiti soggetti fragili, l’assenza dal lavoro dovrà essere equiparata al ricovero ospedaliero.

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