Sanzioni Imu 2021: cosa accade pagando in ritardo

Le Sanzioni Imu 2021 sono oggetto delle Legge di Bilancio che ne prevede la possibilità di un ravvedimento in tempi lunghi. Vediamo come muoversi e gli importi dovuti.

Le sanzioni Imu 2021 andranno a toccare tutti  quei contribuenti che pagheranno in ritardo, dopo la scadenza dello scorso  16 giugno. La Legge di Bilancio 2020 ha apportato delle novità anche in merito al pagamento IMU. Dopo la sua scadenza, solo con il ravvedimento si potrà regolarizzare il pagamento, beneficiando anche di una sanzione in forma ridotta. Con questa nuova opportunità si potranno evitare quindi ulteriori aggravi e sanzioni, a carico dei contribuenti italiani.

Sanzioni Imu 2021: cosa accade pagando in ritardo

Dopo la scadenza dello scorso 16 giugno per provvedere all’omesso pagamento dell’acconto dell’IMU, si ci si potrà avvalere del ravvedimento operoso. La novità introdotta quest’anno dal Governo è che sarà possibile poter usufruire comunque di una riduzione della sanzione ordinaria, anche a distanza di un anno.

Verrà conteggiato un importo pari al 30% della sanzione amministrativa, nel caso in cui sia stato omesso, insufficiente o effettuato in ritardo, il versamento dell’IMU. Non sarà possibile poter sopperire a tali mancanze in altro modo, se non con la regolarizzazione del pagamento delle sanzioni amministrative, in forma ridotta.

Il ravvedimento viene disciplinato dall’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo n. 471 del 1997. Attraverso le indicazioni espresse dall’ IFEL, possiamo quindi conoscere la portata della sanzione in relazione ai giorni di ritardo nel pagamento.

  • Fino a 14 giorni di ritardo: sanzione pari al 15% con riduzione ad 1/5 e riduzione fino al 1.4%
  • Da 15 a 30 giorni di ritardo: sanzione pari al 15% con riduzione ad 1/10 e riduzione fino al 1.50%
  • Da 31 a 90 giorni di ritardo: sanzione pari al 30% con riduzione ad 1/8 e riduzione fino al 1.67%
  • Dal 91 a 365 giorni di ritardo: sanzione pari al 30% con riduzione ad 1/8 e riduzione fino al 3.75 %
  • Entro 2 anni di ritardo: sanzione pari al 30% con riduzione ad 1/7 e riduzione fino al 4.29%
  • Dopo 2 anni di ritardo: sanzione pari al 30% con riduzione ad 1/6 e riduzione fino al 5%

Come si deduce dallo schema, risulta essere particolarmente vantaggioso per il contribuente, provvedere alla regolarizzazione del tributo entro e non oltre i primi 90 giorni dalla data di scadenza. Vediamo infatti che in questo caso la sanzione sarà ridotta del 50% e ulteriormente abbattuta grazie all’applicazione del ravvedimento oneroso.

Sanzioni Imu: applicato il ravvedimento oneroso ultrannuale

Grazie al Decreto Fiscale che fa riferimento alla Legge di Bilancio 2020, è possibile poter accedere ad una formula di ravvedimento oneroso ultrannuale. L’iniziativa istituzionale è volta a favorire la regolarizzazione dei pagamenti da parte dei contribuenti, agevolando così un pagamento spontaneo.

Con tale nuova disposizione sarà possibile provvedere al pagamento delle imposte locali, oltre il loro termine di scadenza, andando oltre le tempistiche della presentazione annuale IMU.

Tale opportunità di ravvedimento sarà  estesa quindi anche agli omessi pagamenti in relazione all’abolita Tasi, e alla superata formulazione della IMU. Per provvedere a tale pagamento sarà necessario l’utilizzo del modello F24, facendo riferimento dove richiesto, dei vecchi codici di tributo.

Per quanto concerne invece le sanzioni emesse in relazione al mancato versamento della nuova IMU, basterà indicare i codici emessi dall’Agenzia delle Entrate, attraverso la comunicazione n. 29 del 29 maggio 2020. Con tale pagamento, finalmente il contribuente potrà ritenersi sollevato da ulteriori strascichi amministrativi, o la presentazione di cartelle esattoriali.

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