Reversibilità 2021: limiti e quando richiederla

La reversibilità spetta ai familiari in caso di morte dell’assicurato o del pensionato regolarmente inscritto all’INPS. Vediamo le modalità di accesso, i requisiti e i limiti che ne regolano la fruizione.
reversibilità
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La reversibilità della pensione in alcuni casi risulta essere l’unico sostentamento possibile in un nucleo familiare. Vediamo come si perfeziona il suo beneficio.

Pensione di reversibilità: chi sono gli aventi diritto

La determinazione per la fruizione della pensione di reversibilità è regolamentata dall’art. 1, comma 41, della Legge 8 agosto 1995, n. 335 e s.m.i. in base a tale normativa vi rientrano quindi di diritto:

  • Ne beneficia il coniuge, anche se questi risulti essere separato legalmente. Ha diritto pertanto alla pensione di reversibilità anche l’ex coniuge ormai divorziato a condizione che percepisca l’assegno periodico divorzile. si specifica che non debba aver contratto nuovo matrimonio. Inoltre si determina che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto coniuge, debba essere precedente alla data della sentenza degli effetti civili del matrimonio contratto. Con un nuovo matrimonio si perde il diritto della reversibilità ma ha comunque diritto a un assegno una tantum, pari a due annualità (articolo 3, decreto legislativo 18 gennaio 1945, n. 39) della quota di pensione in pagamento. In tale cifra ritroviamo compresa anche la quota della tredicesima mensilità, in relazione spettante sempre alla data del nuovo matrimonio. Nel caso in cui invece il defunto abbia contratto un nuovo matrimonio dopo il proprio divorzio, saranno definite con sentenza del tribunale le quote spettanti sia al coniuge superstite che al coniuge divorziato.

Quando ne beneficiano figli o fratelli

  • I figli del defunto avranno diritto alla reversibilità se al momento del decesso non abbiano superato il 18° anno di età. Nel caso che questi vengano riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, decade il requisito dell’età.
  • In mancanza sia del coniuge e dei figli o se, questi non abbiano comunque diritto alla pensione, la reversibilità andrà di diritto ai genitori dell’assicurato o pensionato, con requisito del 65° anno di età. La reversibilità sarà possibile a patto che non siano titolari di pensione e r che risultino a carico del lavoratore deceduto.
  • Anche i fratelli del pensionato se celibi e sorelle nubili che al momento del decesso di quest’ultimo siano inabili al lavoro, e non siano titolari di pensione, possono accedere alla reversibilità se risultino essere a carico del lavoratore deceduto.

Reversibilità 2021 vediamo come fare domanda

Per poter avviare la richiesta di pensione di reversibilità 2021 è necessario inoltrare la propria istanza a mezzo telematico attraverso la piattaforma digitale dell’’INPS. Pertanto sarà necessario essere in possesso di SPID, Pin o CNS. In alternativa ci si potrà recare presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o un Patronato.

La domanda si perfeziona attraverso la modulistica “pensione reversibilità S01”, a cui sarà necessario allegare la seguente documentazione:

  • Autocertificazione del certificato di morte del coniuge, con  il certificato di matrimonio. Inoltre si richiede la dichiarazione sostituiva con lo stato di famiglia in essere alla data del decesso del congiunto.
  • La dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con relativo addebito, e una dichiarazione di non aver contratto un nuovo matrimonio.
  • La propria dichiarazione sul diritto di fruizione delle detrazioni d’imposta.
  • La personale dichiarazione dei redditi.
  • La modalità di pagamento per ricevere il bonifico bancario o l’assegno circolare, nel caso in cui l’importo della reversibilità si perfezioni  nella cifra minore di € 500.

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