Reddito di sussistenza al posto del reddito di cittadinanza

reddito di sussitenza

Con il nuovo esecutivo capeggiato da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, potrebbe anche arrivare il reddito di sussistenza. Si tratta di una misura alternativa al reddito di cittadinanza che potrebbe quindi cambiare il suo nome originario. Si vedrà non solo il suo funzionamento, ma anche gli eventuali beneficiari. E’ da considerare anche una mossa politica, ma non solo. L’obiettivo è quello di rivedere la precedente misura, giudicata come fallimentare dal gruppo di centro destra. Ecco che si vuole riconoscere il beneficio dell’aiuto statale solamente a quelle famiglie che si trovano in condizione di difficoltà economica e che non hanno persone che siano in grado di lavorare.

In teoria, dovrebbero cambiare anche le istituzioni che hanno il compito di gestire pagamenti dell’aiuto. Se ne dovrebbero occupare, adesso, i singoli Comuni, mentre prima era compito dell’Inps. Secondo il nuovo esecutivo, la nuova realtà comunale è più adeguata per verificare chi si trova realmente in condizione di difficoltà. Al momento non esiste nulla di ufficiale, e per questa ragione non è ben chiaro come funzionerà il reddito di sussistenza. L’unica cosa certa è che la questione del Rdc è da riscrivere completamente. È però possibile che nel breve periodo la misura potrebbe risultare contenuta. Il fatto è che c’è troppo poco tempo per poter pensare a delle modifiche radicali.

reddito di sussitenza come funziona

Reddito di sussistenza: che cosa significa

Se fosse accaduto che il nuovo governo Meloni avesse avuto il tempo necessario per poter elaborare la futura legge di Bilancio 2023, probabilmente lo scenario italiano sarebbe stato differente. Almeno, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, che sarebbe dovuto essere sostituito dal reddito di sussistenza. Nello specifico, si tratta di una misura che riconosce alle famiglie italiane un beneficio economico, qualora dovessero trovarsi in una situazione di difficoltà. Ma non basta: è necessario che all’interno del nucleo familiare ci sia o uno o più componenti che non sono in grado di andare a lavorare. Bisogna anche tenere in conto che la premier ha sempre messo in chiaro il suo punto di vista nei confronti del Rdc. Si vorrebbe incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro per i cittadini italiani, e per questo si pensa a dare più risorse alle aziende di tutto il territorio italiano. Si tratterebbe di incentivi per l’occupazione, che consentirebbero di diminuire il tasso di disoccupazione.

Legge di Bilancio 2023 e Reddito di cittadinanza

Reddito di sussistenza: manca il tempo per approvarlo

Proprio come si è detto sopra, al momento non si potrà sostituire il reddito di sussistenza con quello di cittadinanza. Non c’è molto tempo, per cui non sarà possibile che entrerà in vigore nel 2023. Bisogna anche tenere in conto che si tratta di una misura che avrebbe bisogno di coinvolgere un totale di 3,4 milioni di cittadini italiani, dei quelli due terzi di trovano al Sud e rappresentano una buona fetta di popolazione. Al fine di non commettere errori per la fretta, il nuovo governo potrebbe, all’inizio, confermare il reddito di cittadinanza, pur fissando dei paletti. Ad esempio, si potrebbe perdere il diritto dell’aiuto statale quando si rifiuta anche la prima offerta di lavoro proposta.

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