Già da diversi mesi si registrano i prezzi in aumento: questa situazione costringe numerose famiglie italiane a comprare sempre meno prodotti. Con un’inflazione che non accenna ad arrestarsi, si prevede che l’autunno sarà caratterizzato da un consumo in discesa e costi che salgono. Lo confermano anche le previsioni fatte da Ref Ricerche che ha rilevato i primi cambiamenti nel carrello della spesa degli italiani. Così a luglio i prodotti consumati sono scesi del 3,6% e i consumi elettrici del 2,6%, mentre aumenta la rateizzazione di qualsiasi bene materiale. Probabilmente si tratta di un comportamento protettivo che, quasi certamente, è destinato ad aumentare durante la fine dell’anno 2022.
Prezzi in aumento: i dati Istat
Durante il primo semestre dell’anno, stando ai dati Istat, si registrava una ripresa degli acquisti. Non erano dati troppo positivi a causa degli effetti devastanti portati dal Covid. Nello specifico, i settori più colpiti sono stati quelli dell’abbigliamento, dei viaggi e dei trasporti, che registravano un miglioramento. Adesso invece stanno arrivando i primi segni di riduzione dei consumi di tutti i beni non durevoli. Ciò che influenza il trend è l’inizio dei pasti fuori casa e il conseguente calo della spesa alimentare. In più, l’aumento delle bollette di luce e gas spinge le famiglie italiane a ridurre il consumo di energia. Così facendo, si cerca di contenere quanto possibile il caro bollette. Lo spending review, ovvero la revisione della spesa data dai consumi in aumento, parte proprio dal carrello del supermercato. Stando al monitoraggio dei consumi dell’Istat fatto a luglio, sono aumentate le vendite al dettaglio rispetto al mese precedente. Il trend però suggerisce che, rispetto a luglio 2021, sono solamente le vendite di beni non alimentari ad essere in crescita (in valore +2,7% e in volume +1%). La spesa alimentare, invece, aumenta in valore del +6,1% e diminuisce in volume del -3,6%.
Prezzi in aumento: i dati Coldiretti e Coop
Di recente, la Coldiretti ha mandato avanti una ricerca da cui è emerso che le famiglie italiane, per far fronte ai prezzi in aumento, stanno facendo sempre più ricordo ai discount. Diminuisce la quantità di cibo acquistata e si inizia a fare più economia. Stando all’ultimo rapporto della Coop, si nota come gli italiani abbiano diminuito la percentuale di prodotti biologici acquistati. Le stime parlando del 38%. Allo stesso modo, i brand leader si rivelano più sacrificabili rispetto all’anno 2019: si passa dal 14,9% di prodotti di marca acquistati al 13,1% nel 2022. Aumenta invece l’acquisto di prodotti Mdd, ovvero delle marche del distributore, che rappresentano il 30% degli acquisti e segnano un +2% rispetto l’anno 2019.
Prezzi in aumento e calo dei consumi elettrici
I prezzi in aumento riguardano anche i consumi elettrici, oltre che quelli del gas. Così, le famiglie italiane iniziano a fare economia anche all’interno della propria abitazione. Meno luci accese, meno utilizzo del forno e meno elettrodomestici in generale. A confermare questo trend ci pensa il report di agosto pubblicato da Terna. Stando a questi dati, il sistema elettrico dello scorso mese registra un calo del 2,6% in base ai consumi annui delle imprese e famiglie italiane. Si è consumato un quantitativo di elettricità pari a 26 mila GigaWattora, con un valore superiore del 4% rispetto ad agosto e di quasi 5 volte rispetto all’anno scorso (+375%).