Previsioni per il costo del gas nel 2023

Previsioni per il costo del gas

Si possono fare alcune previsioni per il costo del gas del 2023, che ormai è alle porte. Di sicuro si tratta della materia prima che si terrà maggiormente sotto controllo, vista la volatilità del suo valore durante quest’ultimo anno. Il gas è stato fondamentale per quanto riguarda l’inflazione su scala mondiale, ma in particolare in Europa. In questo momento la zona euro si trova in un periodo storico particolare segnato dalla rivoluzione energetica. La situazione è inevitabilmente legata allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, a partire da febbraio del 2022. La rivoluzione, in realtà, era arrivata un po’ prima, con le politiche legate ai consumi delle rinnovabili. L’Europa era estremamente dipendente dalla Russia per quel che riguarda i flussi di gas. A seguito dell’inizio del conflitto Russia-Ucraina e con la drastica riduzione delle forniture, l’Europa ha dovuto ripensare le modalità per avere energia. Al contempo, il prezzo del gas aveva raggiunto dei prezzi da record a causa dei flussi sempre più ridotti.

Previsioni per il costo del gas 2023

Previsioni per il costo del gas: i flussi per il 2023

Per capire quali saranno le previsioni del gas nel 2023, bisogna tenere in considerazione l’andamento del conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Purtroppo, non si tratta di un dato che si potrebbe conoscere e di conseguenza è un fattore del tutto imprevedibile. In più, è necessario conoscere quali saranno i rapporti che deciderà di instaurare Putin rispetto gli Stati Uniti e l’Europa. In questo momento c’è un doppio conflitto che si serve del ricatto energetico come arma principale. È vero infatti che Putin aveva già deciso, nel periodo estivo, di chiudere il Nord Stream. Nell’anno che è alle porte, è possibile che il flusso di gasdotti potrebbe addirittura scendere a quota zero. Proprio come avevano osservato alcuni studiosi di materie prime, le forniture da parte della Russia da destinare all’Europa hanno avuto una diminuzione parti al 50%. Il dato si deve considerare su base annua, con 58 miliardi di metri cubi, circa. Questo flussi hanno continuato a diminuire ulteriormente durante tutto il 2022. Se si pensa che i flussi di gas russo dovessero restare gli stessi rispetto quelli attuali, allora a fine del prossimo anno ci potrebbe essere una diminuzione ulteriore del 60%. Si tratterebbe di circa 23 miliardi di metri cubi.

Impatto dell’inflazione sugli italiani

Previsioni per il costo del gas e fattore Gnl

Il prezzo del gas è strettamente legato al mercato del Gnl, ovvero il gas naturale liquefatto. Questo \è stato di grande aiuto per l’Europa durante il 2022. A ottobre infatti le importazioni sono aumentate, su base annua, di quasi il 70% e i volumi sono risultati superiori a 9 miliardi di metri cubi. Esistono eprò dei vincoli per l’importo di Gnl da parte dell’Europa e lo conferma l’aumento del prezzo delle forniture di Gnl degli Usa. Rispetto al 2021 è quasi raddoppiato e il suo costo sarò modificato ulteriormente durante il 2023. Diventa significativo già da quest’anno il valore delle forniture che provengono dagli Stati Uniti. SI tratta infatti di una media mensile di circa 4 miliardi di dollari. L’onere cresce ancora per gli Stati che devono fronteggiare, in Europa, debiti da record. Bisogna attendere la domanda dell’Asia e della Cina per sapere se il costo del gas subirà una nuova impennata.

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