Pensioni luglio, arriva la quattordicesima: a chi e quanto

Pensioni luglio con l’Inps che verserà la cosiddetta quattordicesima. Scopriamo gli importi, e chi potrà beneficiarne.
pensioni news
pensioni news

Pensioni di luglio 2022 più cospicue per 3 milioni e mezzo i pensionati. È in programma infatti il pagamento anche della quattordicesima. Nella maggioranza dei casi ne saranno coinvolti i lavoratori dipendenti o autonomi, del settore privato. Ormai a decorrere dal 2017 il bonus spetta di diritto a tutti i pensionati con oltre 64 anni di età aventi redditi inferiori a due volte il trattamento minimo, fissato tra i € 336 e i € 655 in relazione al proprio reddito e agli anni di versamenti contributivi.

Pensioni luglio 2022: gli Importi della quattordicesima

In attesa della pubblicazione del documento a riepilogo dell’INPS, si può andare a anticipare che per il 2022 i pensionati aventi un reddito inferiore a € 10.224 lordi (ovvero pari a 1,5 volte il trattamento minimo Inps) con pensione pari a € 785 circa al mese, si dovranno aspettare una quattordicesima pari alla cifra tra € 437 e € 655.

Per quei pensionati che vantano invece un reddito compreso tra 1,5 volte e 2 volte il trattamento minimo del fondo pensione, (ossia compreso tra 10.224 e 13.624 euro circa all’anno) avranno un  bonus compreso tra i € 336 e i € 504, sempre in base alla contribuzione versata.

A chi spetta la quattordicesima

Il bonus o quattordicesima mensilità, sarà ad appannaggio dei pensionati ultra 64enni titolari di qualsiasi trattamento pensionistico. Potranno avere il bonus anche i pensionati che hanno liquidato la prestazione in regime di cumulo dei periodi assicurativi o in regime di totalizzazione nel caso in cui almeno una quota della pensione sia riconosciuta essere a carico Inps.

Chi non avrà la quattordicesima

Restano tagliati fuori dalla quattordicesima quei pensionati che appartengono a casse libero professionali, tra cui anche quella dell’Enasarco. Inoltre è bene ricordare che non avranno accesso al bonus i titolari di trattamenti di invalidità civile (es. pensione di inabilità civile, assegno mensile, eccetera) in quanto tali prestazioni hanno natura assistenziale.

 

Pensioni, news per le donne. Sul tavolo istituzionale sono state evidenziate delle trattative che consentirebbero alla donna la possibilità di avere accesso alla pensione anticipata. La riforma del sistema previdenziale italiano vuole includere il riconoscimento a tutte quelle donne che da sempre svolgono una mole di lavoro nel quotidiano, sempre doppia a quella dell’uomo. Cerchiamo di fare chiarezza in merito ai possibili sviluppi di questa interessante proposta.

Pensioni news:la formula Opzione donna cos’è

Con il termine Pensione Opzione Donna si intende andare a definire un trattamento pensionistico che tenga in riferimento le regole di calcolo del sistema contributivo. Il trattamento dunque dovrebbe essere a favore delle donne lavoratrici dipendenti e autonome, che ne abbiano espresso domanda. Resta inteso che saranno da considerare le validità delle maturazioni dei requisiti previsti dalla legge, entro il termine ultimo del 31 dicembre 2020.

Quali sono le donne che ne rimarrebbero tagliate fuori

Per avere accesso a tale forma pensionistica, bisognerà considerare interamente il calcolo contributivo della pensione, a fronte del deciso anticipo dell’uscita dal mondo del lavoro. Pertanto ecco che a dette condizioni, non potranno accedere a tale beneficio pensionistico:

  • Le lavoratrici che risultano essere regolarmente iscritte presso la Gestione Separata. Infatti a tal proposito la contribuzione presente in tale cassa è calcolata con sistema contributivo.
  • Sono tagliate fuori da tale formula pensionistica le donne lavoratrici che non presentino contributi anteriori al 1996. Pertanto queste saranno completamente assoggettate al calcolo contributivo.
  • Inoltre è bene tenere a mente che l’INPS non consente di poter ricongiungere la contribuzione accreditata presso la Gestione Separata.

Trattative al vaglio del Ministro del Lavoro

Il ministro del lavoro Andrea Orlando in merito alla questione Opzione Donna si è così espresso: “Credo che il confronto debba ripartire tenendo conto del fatto che il lavoro per la donna è sempre doppio ed il riconoscimento dei percorsi che portano alla pensione dovranno includere proprio questo dato”. Il ministro Orlando nelle sue dichiarazioni prosegue puntando il sulla questione dei limiti evidenziati nel provvedimento Quota 100. Il trattamento paritario delle condizioni di lavoro di uomini e donne, deve includere invece delle differenze. Da sempre l’universo femminile ha una mole di lavoro sulle proprie spalle sia dentro che fuori l’ambito familiare. Doveroso quindi un dignitoso riconoscimento in merito.

Pensioni, news di questi giorni che vedono il coinvolgimento da parte del Governo italiano, e delle parti sociali. Ormai sappiamo bene che il sistema pensionistico nel nostro Paese sta vacillando da decenni, e che risulta essere della massima urgenza, una riforma adeguata. Cerchiamo quindi di andare a fare un po’ di chiarezza in merito alla possibilità di poter accedere ad una pensione anticipata.

Le uscite dal mondo del lavoro: pensioni news in arrivo

È di questi giorni la notizia che possa essere accolta una nuova proposta, per favorire un’uscita anticipata dal mondo del lavoro, a fronte di una penalizzazione. Con il termine pensioni precoci si intendono quelle prestazioni economiche che vengono erogate su domanda. Coloro che possono accedervi, devono essere in possesso di 12 mesi di contribuzione, risultanti prima del 19° anno di età.

Vengono quindi chiamati in causa, i cosiddetti lavoratori precoci. Alla data del 31 dicembre 2026, questi dovranno aver maturato 41 anni di contribuzione ai fini pensionistici. Da qui ecco la denominazione di tale formula pensionistica, in Quota 41.

Chi potrà beneficiarne: requisiti necessari per le pensioni Precoci 2022

Come già anticipato potranno avere accesso alle pensioni, i lavoratori che abbiamo maturato 41 anni di contribuzione, avendo però 12 mesi continui prima del 19° anno di età. Inoltre altro requisito fondamentale sarà quello di aver accantonato l’anzianità contributiva, entro la data del 31 dicembre 1995.

Altri requisiti necessari per avere accesso alla Quota 41, sono:

  • La misura interessa i caregiver, ovvero quei lavoratori dipendenti o autonomi che contestualmente all’attività lavorativa offrono assistenza da minimo 6 mesi al coniuge o un parente di primo grado affetto da handicap.
  • I lavoratori sia dipendenti che autonomi che sono affetti da un’invalidità pari o superiore al 74%, andando così a ridurre la loro produttività, in ambito lavorativo e professionale.
  • Sono coinvolti nell’agevolazione anche quei lavoratori che risultano essere impiegati in attività usuranti. In questo caso per avere accesso alla cosiddetta pensione precoce, sarà necessario aver svolto tale tipologia di lavoro, per un lasso di tempo minimo pari a 7 anni, nel corso degli ultimi 10 anni di attività lavorativa.
  • Anche i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione potranno avere accesso al pensionamento precoce. Potranno però aver terminato da almeno 3 mesi il percepimento della NASPI o di una  qualsiasi altra forma di indennità.

Pensioni news: come presentare la domanda

I lavoratori che intendano accedere al beneficio della riduzione dei termini contributivi, dovranno avanzare una precisa istanza. La domanda dovrà essere inoltrata entro la data di scadenza del prossimo 1° marzo di ciascun anno. Nel caso di esito positivo si potrà procedere alla successiva domanda di pensione anticipata.

È bene rammentare che le domande che perverranno anche per le  oltre la data del 1° marzo di ogni anno ma entro il 30 novembre, verranno prese in considerazione solamente nel caso in cui restino ancora a disposizione delle risorse finanziarie. Tutti i riferimenti sono accessibili sulla piattaforma dell’INPS.

Decorrenza della pensione

Pensioni new anche in merito alla decorrenza delle pensioni precoci. La piattaforma digitale dell’INPS informa che coloro che perfezionano i requisiti alla data dal 1° gennaio 2019, avranno accesso al trattamento pensionistico con decorrenza dei 3 mesi successivi.

Anche nel caso in cui siano in accumulo i periodi assicurativi come enunciato nella legge 228/2012, ne consegue il diritto alla decorrenza della pensione, dal 1° giorno del mese successivo, in relazione all’apertura della relativa finestra.

Articoli Correlati

Serena
Laureata in Economia Aziendale e Management, appassionata di economia e finanza e amante della lettura.