Pedaggi autostradali: come e perchè richiedere risarcimento

I pedaggi autostradali sono al centro di una class action che vuole anticipare le mosse del governo in vista di possibili rincari. Vediamo di cosa si tratta, e come aderire.
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I pedaggi autostradali spesso fanno indignare gli automobilisti italiani. Purtroppo sulla rete viaria autostradale italiana ci si imbatte frequentemente in cantieri che determinano disagi, non indifferenti. Altroconsumo ha voluto prendersi l’impegno verso gli utenti delle autostrade italiane, che dovrebbero vedersi riconosciuto un risarcimento. Ecco di seguito evidenziate quali siano le motivazioni avanzate, e le modalità per un’eventuale adesione.

Pedaggi autostradali e situazione della viabilità

Secondo Altroconsumo sarebbe possibile per gli automobilisti italiani, rivendicare un risarcimento danni per i disagi incorsi, durante la percorrenza autostradale negli ultimi 10 anni.

A riprova dei disagi esistenti,è  stata riscontrata la presenza di ben 80 cantieri, lungo un percorso autostradale in Italia, di 1.500 chilometri. Il punto focale della richiesta dell’associazione a difesa dei consumatori, è da intendere non solo sul fronte dei rallentamenti e del conseguente traffico riscontrato. Un altro aspetto da non sottovalutare, è l’abbassamento della soglia della sicurezza in strada, dato dalla presenza dei lavori sul manto autostradale. Si stima che ogni 18 chilometri di autostrada, vi sia un cantiere aperto.

Spesso poi la sicurezza della percorrenza stradale è messa a dura prova, quando svengono utilizzate le corsie d’emergenza, per far defluire il traffico. Altroconsumo nella sua relazione mette bene in evidenza inoltre che nell’ultimo decennio il costo dei pedaggi autostradali in Italia, ha registrato un aumento pari al 20%. A tale dato però si contrappone il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, che sono andati invece verso un dimezzamento. Da notare che nell’anno in corso è stato approvato un aumento delle tariffe del 2%, che riguarda le 4 maggiori arterie di scorrimento.

I tratti autostradali che versano nelle peggiori condizioni sarebbero, secondo l’indagine svolta:

  • Milano-Bologna, con la presenza di 11 cantieri su 190 km di tratto autostradale.
  • Ancora-Pescata, con la presenza di 19 cantieri su 160 km di tratto autostradale.
  • La Spezia-Genova, con la presenza di 14 cantieri su 90 km di tratto autostradale.

Pedaggi autostradali: come e perchè richiedere risarcimento

Secondo le indicazioni di Altroconsumo sarebbe questo il momento propizio per indire una class action, anticipando l’eventuale mossa del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Infatti sarebbe in vista un nuovo incremento delle tariffe di pedaggio autostradale.

Con la presentazione di tale istanza si farebbe intendere che l’utente non è solo in grado di pagare un pedaggio, ma anche di rivendicare anche  i suoi diritti. A fronte di quanto versato l’utente esige il corrispondente in termini di sicurezza, e di affidabilità sulla rete viaria nazionale. Non si può avanzare la richiesta del pagamento del biglietto autostradale, senza però far seguito a adeguamenti e nuovi investimenti.

Il milione di utenti dell’associazione a tutela dei consumatori sarebbe solo una minima parte della platea coinvolta in questa azione nei confronti della Società Autostrade. In vista dell’estate con l’innalzamento dei flussi autostradali, prepariamoci ad assistere attraverso i media al solito carosello di lamentele per i disagi rilevati.

Pedaggi autostradali: ammontare del risarcimento, come si calcola e come aderire

Si richiede quindi un risarcimento pari a € 220,00 per ogni automobilista italiano. Il calcolo è presto fatto: una famiglia italiana spende mediamente € 88 all’anno per i pedaggi in autostrada. Tale importo viene coinvolge  l’ultimo decennio (€ 880), ma viene richiesto solo il 25% dell’importo risultante. Per tutti coloro che intendano aderire alla petizione, basterà accedere alla piattaforma di Altroconsumo, e seguire le indicazioni.

 

 

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