Fatturazione elettronica: l’obbligo anche per le forfettarie

fatturazione elettronica partite iva forfettarie
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Fatturazione elettronica  l’obbligo per i possessori di partita iva forfettaria si sta avvicinando.
Il comitato dei rappresentati permanenti -Coreper II- ha espresso il suo assenso per consentire all’Italia di procedere con il processo di conversione delle varie partite iva alla fatturazione elettronica per le operazioni B2B e B2C. L’estensione di tale obbligo sarà applicata anche ai contribuenti in regime di flax tax, che ad oggi hanno ancora la possibilità di emettere la fattura cartacea senza l’obbligo dell’invio telematico all’agenzia delle entrate.

L’Italia con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica per i forfettari dovrà creare una norma ad-hoc per l’0rdinamento italiano. Al momento si sta pensando di percorrere la strada di applicare una delega fiscale.
Il governo potrebbe attuare un Ddl parlamentare per mappare i dati delle fatture emesse da 1.5 milioni di contribuenti.
Un numero in continuo aumento visto l’ampliamento dei limiti di ricavi o compensi e che potrebbe addirittura aumentare ulteriormente con l’entrata in vigore nel 2022 dell’assegno unico.

Evasione: la fattura elettronica ulteriore misura al contrasto dell’evasione fiscale

L’ampliamento della fattura elettronica alle partite Iva in flat tax sarà una mossa per contrastare ulteriormente l’evasione Iva. Gli step sono già definiti. In accordo con quanto promesso a Bruxelles con il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza), l’Italia è preparata a chiudere un report indirizzato sull’omessa fatturazione e sulle misure da introdurre per combattere il fenomeno di chi non fattura – sia essa in forma cartacea o digitale – le cessioni di beni e servizi.
Tale report ha come obiettivo di portare l’attenzione anche sui possibili incentivi mirati per i consumatori finali, nell’ottica di potenziare gli strumenti di contrasto di interessi che rendono conveniente chiedere la fattura, la ricevuta o lo scontrino.

Questo impegno preso con l’UE dovrebbe vedere la luce entro la prima metà del 2022.

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