Comuni: le regole per tasse e canoni dei centri abitati

I Comuni fondano le loro entrate principali sulle tasse e i tributi derivanti dallo sfruttamento della loro superficie. Vediamo quali sono i principali canoni comunali, e le regolamentazioni al riguardo.
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I Comuni fondano la  gestione economica, soprattutto sulla base dello sfruttamento della propria estensione territoriale. Le tassazioni in essere sono davvero tante. Possiamo fare però una cernita, e limitarci a prendere in visione le tassazioni con le relative normative a cominciare dall’occupazione del suolo pubblico.

Comuni, Normative riguardanti Cosap, Canone Mercatale, Tosap e Canone Unico.

In ambito comunale le tassazioni relative all’occupazione del suolo dei centri abitati, sono regolamentate dalle normative riguardanti diverse sezioni tributarie. Sono state introdotte novità in merito ai tributi richiesti dai Comuni. I dettagli delle normative potranno subire degli aggiustamenti territoriali. A tal riguardo sarà sempre uitile consultare la pagina web istituzionale, dei Comuni interessati.

Cosap: cos’è e come è regolamentata dai Comuni

Con tale sigla si definisce il canone che i Comuni richiedono quando si perfeziona l’occupazione di spazi, o di aree pubbliche. Tale tributo deve essere riconosciuto agli Enti Locali sia nel caso si verifichino occupazioni di suolo pubblico permanenti, o temporanei. I pagamenti dovuti dopo l’anno 2021 in corso, dovranno essere effettuati annualmente entro il 30 giugno per gli importi pari o inferiori a € 516,45. I canoni risultanti di importi superiori a € 516,45, potranno invece essere versati in un’unica soluzione il 30 giugno, o rateizzati. La modalità di pagamento rimane fissata presso gli uffici postali con avviso da parte dell’Agid.

Canone Mercatale

Il Canone Mercatale ha come riferimento esclusivo i Comuni le Città Metropolitane. Non vede la sua applicazione in riferimento alle Province, che invece potranno avvalersi solamente del Canone Unico Patrimoniale. Si evince pertanto che il canone da versarsi, spetti all’Ente a cui appartiene il relativo  suolo occupato. Sono interessate dalla tassazione le aree e egli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile.

Tosap

Si tratta della Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico. Tale tributo è richiesto dall’amministrazione comunale, quando si occupa uno spazio di pubblica proprietà. Pertanto si richiede a coloro che occupano piazze o luoghi pubblici comunali, in occasione di eventi, mostre e fiere. Anche in occasioni di manifestazioni e di eventi, viene richiesto dal Comune, tale tributo. Sono inoltre coinvolti nel pagamento della TOSAP gli esercenti che in determinati periodi dell’anno vanno ad occupare spazi all’aperto con le loro strutture. Bar, ristoranti e chioschi della ristorazione, sono tra i principali fruitori del suolo pubblico. Anche in caso di mercatini artigianali o settimanale, nei centri abitati è richiesta la tassa del suolo pubblico. La tassa ha la sua cadenza annuale, ma con l’emergenza Covid, si dispone il suo slittamento per poter favorire la ripresa delle attività commerciali

Canone Unico, cosa definiscono i Comuni

Con decorrenza dallo scorso 1° gennaio, è stato istituito il Canone Unico patrimoniale. Con tale tassazione si intende andare a inglobare: l’imposta comunale sulla pubblicità, il canone per l’occupazione suolo pubblico, e il diritto sulle affissioni comunali. La tassa così intesa sostituisce anche il tributo sulla pubblicità in movimento. La sua determinazione è data sia dalla durata della fruizione dell’area pubblica o del servizio, unitamente alla diversa tipologia e alla zona interessata dall’attività. Comprende anche la pubblicità visiva in movimento, come la pubblicità sonora. La sua regolamentazione è sancita dalle singole delibere dei Comuni, che ne faranno poi comunicazione agli interessati. Il suo pagamento avviene con cadenza annuale, entro la data del 30 aprile. Per il versamento si accede alla piattaforma digitale pagoPA come sancito da all’art. 5 del Codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.

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