Borsa: primi effetti dell’invasione della Russia

Borsa stamane sotto i primi effetti della situazione russa. Le Borse in discesa, mentre come era prevedibile gas e petrolio, mai così cari.
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Borsa italiana e non solo, stamane sotto effetto delle prime azioni belliche in Ucraina. La crisi Russa ha di fatto inferto già un grande colpo ai mercati azionari internazionali, che hanno immediatamente registrato un crollo. Nel dettaglio come era immaginabile i prezzi del gas e del petrolio sono immediatamente saliti, come anche il valore dell’oro è in netta ascesa. Primi effetti dell’invasione della Russia.

Borsa: si registrano crolli su tutte le piazze

Anche se era stato già prevista una situazione finanziaria nel caso la Russia fosse scesa in campo, le borse nelle ultime ore stanno letteralmente crollando. Solo il dato registrato per la borsa di Mosca, è impressionante: – 30%. Le borse asiatiche sono state colpite anche loro con Hong Kong e Tokyo che stanno subendo perdite pari al 2% circa. Non sono da meno le piazze europee dove la Borsa Milano è sotto di 2 punti, insieme a Londra. Francoforte accusa perdite del 3% e Parigi è molto vicina a tale dato.

Petrolio spicca il volo

Era già stato previsto che il petrolio si potesse rivelare tra i prodotti chiave di questa guerra russa. L’oro nero ha letteralmente frantumato in Borsa la soglia dei 100 dollari al barile. Un dato questo che ci riporta al 2014. Il rialzo è dovuto al fatto che la Russia risulta essere il Paese con maggiore produzione di greggio, facendo parte dell’Opec Plus. Ecco quindi che ci si attendono importanti ritorsioni da Mosca, alla luce delle sanzioni messe sul tavolo dall’Europa e degli Stati Uniti.

Tale situazione è prevedibile che sortirà gravi ripercussioni sui prezzi dei carburanti, e non solo. Di conseguenza verranno colpiti tutti i tipi di consumi, trasporti e spedizioni internazionali e interni. Le contrattazioni messe a punto nella notte hanno veduto il barile di greggio arrivare fino a 103,3 dollari, facendo registrare così un balzo pari al 6,76%. Contestualmente il future riguardante il prezzo del greggio statunitense, Light crude Oil, ha messo in luce un rincaro pari al 6,55% attestandosi a 98,13 dollari.

Anche il gas è inarrestabile nell’ascesa in Borsa

Se la Borsa italiana e quelle internazionali destano grandi preoccupazioni, a rincarare la dose c’è anche il presso del gas. Nella giornata di ieri i mercati olandesi avevano registrato € 83 per MWh, che in prossimità della chiusura si attestava a € 88. Da Londra con un +6% fino al mercato newyorkese con un + 5.13%, il prezzo del gas sembra ormai essere inarrestabile.

Il Governo italiano e i rincari dei gas

Alla critica situazione in Borsa e alla guerra ormai avviata in Russia, la risposta da parte del Governo italiano in merito agli accadimenti delle ultime ore, non si è fatta attendere. Preoccupano anche i venti che soffiano nei mercati finanziari. La crisi Russia è inevitabile che vada a colpire anche tutti i nostri comparti produttivi. Sia per l’impatto che avrà il costo in salita dell’energia elettrica sulla produzione industriale, che per il trasporto delle merci.

E così le parole del Ministro Cingolani hanno dato conferma che sia in corso da parte del Governo un “monitoraggio costante in coordinamento con le istituzioni europee”. Inoltre è stato sottolineato dallo stesso Ministro che “a livello nazionale si è già riunito diverse volte il comitato di emergenza gas”.

Pertanto  prosegue Cingolani, non è da escludere che vengano attuate a breve misure di emergenza come “interrompibilità al settore industriale e regole sui consumi di gas nel settore termoelettrico”.

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