Assegno circolare: cos’è, emissione e validità

L'assegno circolare in alcune transazioni risulta essere fondamentale, al fine di offrire una maggiore garanzia d'incasso. Tra assegno circolare e assegno bancario vi sono delle sostanziali differenze. Scopriamole insieme
Assegno circolare
assegno circolare

Con l’assegno circolare  si ha la certezza di poter effettuare l’acquisto di un bene o di un servizio in tutta sicurezza. Potremo dunque definirlo uno strumento bancario a tutela sia di chi emette, che di chi riceve il pagamento di una somma di denaro. Spesso si tratta di cifre a molti zeri, che richiedono obbligatoriamente  l’utilizzo dell’assegno circolare. al fine di evitare la circolazione di denaro contante. Le modalità e le tempistiche per l’emissione dell’assegno circolare sono più complesse  rispetto ad un comune assegno staccato dal nostro libretto. Tutte le procedure sono però a servizio della sicurezza della transazione, da ambo le part. Scopriamone insieme la differenza rispetto all’emissione del normale assegno bancario, e le sue modalità di utilizzo.

Assegno bancario: cos’è?

Con la definizione assegno bancario andiamo ad indicare un titolo di credito. Questi appartiene al firmatario dello stesso che detiene un conto corrente. Il suo meccanismo di transazione prevede che quando l’assegno bancario viene depositato sul conto bancario, in automatico venga prelevata la somma sopra indicata, sul conto del firmatario. Ogni istituto di credito fornisce alla sua clientela un blocchetto di assegni numerati in sequenza, da poter utilizzare per transazioni economiche. Per operare basterà apporre la cifra che riconoscere al destinatario del pagamento, e apporre data e indicazioni del beneficiario (persona fisica, o Azienda).

Assegno circolare: cos’è?

Gli assegni possono essere di diversa natura: bancario e circolare. Il circolare è un titolo che offre maggiore sicurezza a colui che ne riceve in seguito ad una transazione economica, un titolo a garanzia, un acconto. Il questo caso non viene emesso al momento dal contocorrentista, ma deve essere formulato dall’istituto di credito stesso. Sarà la banca stessa a inserire i dati sul titolo di credito. Sarà quindi utile al momento di una richiesta, essere in possesso delle generalità del fruitore o dell’azienda che lo andrà a incassare. L’emissione degli assegni circolari comporta un’autorizzazione della banca, ad eseguire tale operazione. La Banca d’Italia rilascia tale benestare agli istituti di credito. Per conoscere l’elenco delle banche autorizzate, basterà prendere in visione la Gazzetta Ufficiale. Nel caso si abbia un dubbio sulla validità dell’assegno circolare, è possibile richiedere una documentazione specifica, che attesti le garanzie della banca emittente ( bene emissione).

Assegno circolare: emissione

L’istituto bancario potrà procedere all’emissione dell’assegno circolare per conto di un suo cliente. Vige una precisa normativa che regola l’emissione di tal tipologia di assegni così configurata:

  • Sul titolo sarà apposta la firma della banca a titolo di impegno del pagamento, al momento della sua presentazione
  • Viene enunciato l’impegno di versare a vista la soma indicata sul titolo di credito
  • Deve essere riportata data e luogo dell’emissione del titolo di credito
  • È fondamentale che sia indicato l’importo del titolo, in cifre e in lettere
  • Inoltre è da indicare il beneficiario del titolo di credito: in caso di persona fisica dovrà essere indicato il nome e cognome. Nel caso in cui si tratti di Azienda, bisognerà indicare la ragione sociale, prestando la massima attenzione.

Assegno circolare: validità

Normalmente per l’emissione di un assegno circolare, vengono applicate delle commissioni dall’istituto di credito, pari a €1,50. Occasionalmente l’importo della commissione richiestoci dalla banca, potrà realizzarsi in una percentuale sull’importo dell’assegno circolare.

L’assegno circolare ha le sue scadenze per essere presentato presso l’istituto di credito. I giorni di massima presentazione oscillano dagli 8 a 15 giorni se il pagamento deve profilarsi nello stesso comune, o fuori dal luogo di emissione. A differenza del circolare con l’assegno bancario abbiamo il limite utile per richiederne il pagamento, di 30 giorni. Scaduto tale termine il possessore del titolo vedrà decaduta la sua azione di regresso.

Con le nuove normative in essere, agli assegni circolari aventi importo superiore ai €1.000, dovrà essere apposta la dicitura non trasferibile, e riportare sempre il nome del beneficiario, o la causale. Nel caso in cui l’importo non arrivi a mille euro, allora si potrà omettere l’indicazione della trasferibilità.

 

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