Animali, svolta storica in Italia: stop allevamenti pellicce

Animali chiamati in causa dalla Legge di Bilancio. Approvata l’abolizione dell’allevamento e uccisione per produrre pellicce. Una svolta epocale in Italia.
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Animali al centro dell’attenzione da parte del Governo di Mario Draghi, in merito alla produzione delle pellicce nel nostro Paese. Si tratta di una svolta epocale in Italia. Finalmente si è pronti ad allinearsi con gli altri Stati dell’Unione Europea, in merito al rispetto per gli animali.

L’Italia dice stop agli allevamenti con uccisione di animali da pelliccia

La pelliccia per decenni è stata considerata un capo di abbagliamento femminile, per ostentare il proprio status. Alla pari quindi di una lussuosa autovettura per gli uomini, la pelliccia di pregiato visone ha fatto sognare generazioni di signore, con la complicità di famose pellicole cinematografiche americane.

I tempi stanno cambiando finalmente, anche in merito alla consapevolezza che gli animali vanno rispettati, in quanto esseri senzienti, ossia in grado di provare sentimenti emozioni tali e quali a quelli umani. La nuova norma a tutela degli animali, vede la presentazione e approvazione in commissione Bilancio di Palazzo Madama. Si stabilisce quindi il divieto di allevamento, riproduzione in cattività e uccisione di visoni, volpi, procioni, cincillà e altri animali che possano essere utilizzati per produrre pelliccia.

Una presa di posizione da parte dell’Italia che ci permette di allinearci agli Stati europei che già hanno sottoscritto tale normativa a tutela degli animali. Di fatto questo genere di allevamento  è già bandito da: Macedonia del Nord, Norvegia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Lussemburgo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia.

Istituito un fondo per gli allevatori italiani

Di certo l’attività di allevamento degli animali ai fini di produrre pellicce non può essere dismessa nell’immediato. Purtroppo sono da tutelare, anche se non se ne condivide la produzione, gli allevatori di pellicce presenti sul nostro territorio. A tal proposito la misura messa a punto dal Governo, vuole offrire la possibilità di mantenere le strutture aperte con gli animali già presenti al loro interno, stabilendo il limite massimo del 30 giugno prossimo.

Per supportare gli allevatori e i produttori di pellicce animali esistenti in Italia, il Governo ha stanziato un fondo di € 3 milioni per il 2022.  La direzione animalista presa finalmente in Italia sarà supportata da tutta una serie di provvedimenti a sostegno dell’economia di settore. Purtroppo ad oggi c’è un mercato che gira ancora intorno alla commercializzazione di pellicce di animali, nel settore dell’abbigliamento.

Saranno messi in atto finanziamenti economici vedremo comparire nella Legge di Bilancio in esame nei prossimi giorni al Senato. Non può che compiacersi uno stato civile, nel contribuire in maniera decisa all’industria che con una crudeltà ingiustificabile, specula sulle vite degli animali.

Moda e pellicce

Il settore della moda italiana, da tempo sta dimostrando una grande sensibilità e rispetto nei confronti degli animali. Per anni si è assistito a manifestazioni animaliste nel corso degli appuntamenti della moda milanese, al riguardo. Sotto i riflettori erano riportati i massacri degli animali da pelliccia, con show davvero toccanti. Star del mondo dello spettacolo hanno prestato sempre più numerose, la loro immagine a favore del rispetto degli animali. Le pellicce ecologiche ormai fanno parte dei guardaroba invernali, con regolarità.

Oggi il proprio status sociale non si manifesta nella pelliccia di visone, ma nella consapevolezza e nel  rispetto per l’ambiente e per gli animali. Le donne hanno preso coscienza delle loro preziose potenzialità, e non hanno alcun bisogno di sfoggiare una pelliccia di visone sulla pelle per far intendere cosa siano in grado di essere. Semmai si faranno notare facendosi  accompagnare dal simpatico animaletto, a fare shopping nelle maison di grido.

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