Supplenza insegnanti: cos’è, chi accede prima, convocazione

Supplenza insegnanti, ma come si ottiene? Scopriamo i vari requisiti per entrare a fare parte, del mondo della scuola.
Supplenza insegnanti
Supplenza insegnanti

Supplenza insegnanti che da sempre sta a rappresentare il primo passo verso la professione di insegnante scolastico. A tal riguardo bisogna tener conto delle diverse graduatorie, e sul sistema del reclutamento dei supplenti.  A tal riguardo dal 2022 sono state apportate delle sostanziali modifiche, al percorso che consente di diventare insegnanti.

Si è trattata di una vera e propria innovazione del percorso di assunzione nel mondo della scuola, messa a punto dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi del governo Draghi, nell’ambito della riforma del reclutamento previsto dal PNRR. Cerchiamo di fare chiarezza sui meccanismi che regolano di fatto la supplenza a scuola, come si viene chiamati, e con quale criterio di precedenza.

Supplenza insegnanti: quali i requisiti e le modalità di accesso

Quando si vuole ottenere una supplenza l’aspirante docente, dovrà innanzitutto inoltrare la domanda. L’istanza che consente di potersi iscrivere alle graduatorie provinciali e d’istituto per il nuovo inserimento o aggiornamento, ha una validità biennale. Per il biennio 2022-2024 è da tenere presente che le domande già sono scadute a maggio.

In ogni caso nel lasso di tempo che intercorre tra i mesi di luglio e agosto di ogni anno, i docenti dovranno confermare la loro disponibilità andando ad utilizzare una procedura online, per confermare le supplenze. Tale procedura informatizzata ha veduto la luce per la prima volta, nel 2021. Una volta presentata l’istanza con cui si conferma la propria disponibilità alle supplenze, in cui vengono indicate le sedi presenti nella provincia prescelta, su indicazioni tempestive il Miur, si procederà all’assegnazione delle stesse.

Supplenza insegnanti: quando arrivano le sanzioni

Tuttavia la rinuncia alla supplenza insegnanti, e la mancata presa di servizio, andranno a determinare delle sanzioni nei confronti dell’aspirante supplente. Le sanzioni vertono su specifici contesti:

  • La rinuncia alla supplenza insegnanti;
  • Mancata presa di servizio;
  • L’abbandono del servizio.

Supplenze: come avviene la chiamata al servizio

Sarà bene specificare che la supplenza insegnanti può essere formulata in tre tipologie:

  • Su base annuale: riguardante i posti/cattedre vacanti e disponibili, entro il 31 dicembre. La durata del contratto è fissata fino al 31 agosto;
  • Temporanea, che si intende quindi fino al termine delle attività didattiche, su posti/cattedre non vacanti ma fruibili, e che si sono resi tali entro la data del 31 dicembre. Inoltre anche su alternanze che non concorrono a costituire cattedre o posti orario. In questo caso la supplenza avrà la durata massima fino al 30 giugno;
  • Temporanea per assenze brevi, e in ogni caso e comunque non oltre il termine delle lezioni.

Ecco quindi che nell’attribuzione della supplenza saranno prese in considerazione la diversa tipologia e le varie fasce delle graduatorie:

  • GaE;
  • GPS di prima fascia;
  • GPS di seconda fascia

Tali supplenze vengono conferite direttamente dall’Ufficio Scolastico Territoriale.

Ma come si viene chiamati per la supplenza?

La procedura prevede che per l’ammissione al ruolo sia prevista la cosiddetta chiamata veloce. Successivamente entro la metà del mese di settembre, si procederà al conferimento delle supplenze da GAE e da GPS di prima fascia e poi di seconda fascia.

Gli aspiranti docenti e gli insegnanti stessi, saranno convocati per la supplenza, in merito alla loro posizione in graduatoria. Ecco quindi che si renderà necessario tenere d’occhio il sito dell’USR della Provincia, per la quale ci si è iscritti in graduatoria. Ecco quindi che si aprono le porte per nuovi supplenti, nel mondo della scuola.

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