Successione: la guida per sapere come fare

Quando si rende necessario fare la successione? Con la nostra guida faremo chiarezza in merito.
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Chi sono i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione? Come fare? Come fare la successione ? Quando fare la successione?  e soprattutto chi deve fare la successione? Cerchiamo di andare a fare un po’ di chiarezza con la nostra guida.

Successione: chi sono i soggetti coinvolti

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale di fatto obbligatorio attraverso cui si comunica all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto. Così facendo ecco che vengono definite le imposte dovute, sulla base delle normative vigenti.

Ecco quindi che l’imposta di successione e di donazione è stata reintrodotta dall’articolo 2, comma 47 del decreto legge n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito poi dalla legge n. 286 del 24 novembre 2006. Nello specifico l’articolo 28 del sopracitato decreto, definisce i soggetti che vengano obbligati alla presentazione della successione:

  • Coloro che sono chiamati in causa all’eredità e i legatari, anche nel caso di apertura della successione per dichiarazione di morte presunta;
  • Coloro che vengono immessi al possesso temporaneo dei beni dell’assente;
  • I soggetti assunti al titolo di amministratori dell’eredità
  • I curatori delle eredità giacenti;
  • I soggetti definiti quali esecutori testamentari.

Quando si deve presentare la dichiarazione di successione

A tal proposito è bene sapere essere a conoscenza che la dichiarazione di successione dovrà essere fatta pervenire all’Agenzia delle Entrate di competenza territoriale, entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che, solitamente va a coincidere con il momento del decesso del defunto.

Accettazione eredità con beneficio di inventario: di cosa si tratta

Ormai tutti siamo a conoscenza che andando ad accettare un’eredità, ci si fa carico di crediti, e di debiti. Pertanto a tal proposito sarà bene  accettare l’eredità con beneficio di inventario. così facendo l’erede coinvolto nella successione limita la propria  la responsabilità,   dando poco spazio alle possibili conseguenze negative, derivanti dal patrimonio del caro estinto..

Obbligo della presentazione della dichiarazione di successione: vediamoci chiaro

Per quanto riguarda la procedura di successione, vige l’obbligo della presentazione della dichiarazione di successione. Tutti coloro che verranno direttamente coinvolti in merito all’eredità, fino ad un eventuale definizione della loro rinuncia ai sensi dell’articolo 28, comma 5, del TUS, saranno tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione.

Non volendo andare a prendere in esame l’ipotesi di una rinuncia o di nomina di un curatore dell’eredità, essere stati di fatto coinvolti e chiamati all’eredità, prevede obbligatoriamente da parte degli stessi, la presentazione della dichiarazione di successione. Tale procedimento sarà da adottarsi a prescindere dalla qualità di erede, se testamentario o legittimo.

Per quanto concerne invece l’obbligo del versamento dell’imposta, viene chiamato in causa per fare chiarezza, l’articolo 7 del TUS. Tale normativa dispone che fin quando l’eredità non venga accettata da tutti i soggetti coinvolti, i chiamati all’eredità, o quelli che non hanno ancora espresso la loro accettazione, esclusi i legatari, questi andranno a rispondere dell’imposta nel limite del valore dei beni ereditari, posseduti rispettivamente.

Nel caso in cui vengano alla luce eredi diversi da coloro che abbiano provveduto alla presentazione della dichiarazione e al versamento della relativa imposta, sarà possibile andare a presentare richiesta di rimborso dell’imposta illegittimamente pagata. Tale suggerimento viene fornito a mezzo risposta dell’interpello n. 296 del 25 maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

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