Registrazione contratto online: cosa è, come funziona

Registrazione contratto online, si può fare? Ecco una semplice guida

Registrazione contratto online: è possibile? La risposta a questa domanda, che attanaglia soprattutto chi è smart e vuole evitare le file, è affermativa. L’Agenzia delle Entrate permette la registrazione dei contratti di affitto o locazione per via telematica grazie ad un sistema denominato “RLI web”.

RLI consente tale registrazione via web senza l’obbligo di installare un software. Con RLI è possibile non solo registrare un contratto, ma anche comunicare proroghe, cessioni, risoluzioni, oppure esercitare o revocare l’opzione per la cedolare secca.

Registrazione contratto online: cosa è?

Come tutti sanno, i contratti di locazione vanno registrati e ci sono tre modi per farlo:

  • recandosi All’Agenzia delle Entrate per compilare il modello RLI;
  • prendendo appuntamento con un intermediario abilitato;
  • utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia.

Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, ovviamente compresi anche quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati qualunque sia l’ammontare del canone pattuito.

L’Agenzia chiarisce che non c’è obbligo di registrazione per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno.

Attenzione: tale registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla stipula o dalla sua decorrenza.

Registrazione contratti online: come si fa?

Non è difficile registrare un contratto sul web, ma bisogna essere registrati a Fisconline se si è un comune cittadino, oppure a Entratel se si è un professionista abilitata.

RLI web è un’applicazione che consente sia la registrazione, sia il versamento delle imposte di registro e di bollo. RLI è sia un software che un’applicazione web che non necessita di alcuna installazione.

Registrare un contratto online: quanto costa?

Per la registrazione di un contratto di locazione sono dovute imposte di registro e imposta di bollo. Tale importo varia a seconda del tipo di immobile che viene affittato/locato.

Questi gli importi dovuti per l’imposta di registro:

  • Abitazioni: 2% del canone annuo moltiplicato per il numero di anni di locazione;
  • Fabbricati strumentali per natura: 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva; 2% del canone, negli altri casi;
  • Fondi rustici: 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • Altro tipo di immobile: 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per gli anni di locazione/affitto.

Per i contratti pluriennali si può scegliere se pagare l’imposta dovuta per l’intera durata del contratto o se versarla di anno in anno entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente.

Pagare l’imposta tutta insieme ha dei vantaggi poiché comporta uno sconto.

Non dimentichiamo l’imposta di bollo: “per ogni copia da registrare, l’imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe”, chiarisce l’Agenzia delle Entrate.

Registrazione online del contratto: cosa serve?

Per la registrazione con RLI web bisogna allegare la copia del contratto. Il formato del documento deve essere TIF, TFF o PDF/A.

L’ente precisa che non è obbligatorio allegare copia del contratto in presenza di queste caratteristiche definite dall’Agenzia delle Entrate:

  • locazione di tipo abitativo
  • il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione
  • un numero di locatori e di conduttori, rispettivamente, non superiore a tre
  • una sola unità abitativa ed un numero di pertinenze non superiore a tre
  • tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita
  • il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e, pertanto, non comprende ulteriori pattuizioni.

Articoli Correlati