Natale è un’appuntamento immancabile che le attività commerciali attendono per 12 mesi. sono molti i settori in cui durante le festività si lavora, non badando ai gironi riportati in rosso sul calendario. Scopriamo le regolamentazioni vigenti a tal riguardo.
Natale tempo di feste e vacanze, ma non per tutti
Ormai con la flessibilità degli orari di lavoro, gli esercizi commerciali perennemente aperti, e le turnazioni sempre più richieste, anche lavorare durante le festività è diventata un’abitudine. Per molte categorie di lavoratori l’appuntamento con le festività corrisponde anche ad un cospicuo incremento in busta paga, tra ore di straordinario, incidenza delle giornate festive, e rimborsi per i mancati riposi settimanali.
In ogni caso nel nostro ordinamento vi sono delle precise regole in merito, che vengono a fornire la giusta tutela dei dipendenti. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza in merito alle retribuzioni e alle norme che ne disciplinano la definizione.
Natale e giornate festive in Italia: quali sono?
In merito al diritto nel lavoro, nel nostro Paese sono riconosciute ufficialmente tutta una serie di date, che rientrano nelle festività. I famosi giorni contrassegnati di colore rosso sui nostri calendari, corrispondono a retribuzioni diverse, rispetto alle normali giornate lavorative. Le ricorrenze che fanno scattare le tariffazioni maggiori per i dipendenti, sono:
In particolare, le festività comuni a tutti i lavoratori sono:
- La data del 25 aprile, quella del 1°maggio, e il 2 giugno. Tali appuntamenti sono definiti come festività civili nazionali.
- La data del 1°gennaio, quella del 6 gennaio, il lunedì di Pasqua, il 15 agosto, il giorno del 1° Novembre, l’8 dicembre, il 25 dicembre, e il 26 dicembre, sono intese come festività religiose nazionali.
- Tra le festività che vanno a toccare l’ambito lavorativo, è bene tenere conto anche della data variabile per il Santo Patrono. La festività cambierà secondo il comune in cui è locata l’attività lavorativa.
La definizione che viene data ai giorni festivi è quella di dare l’opportunità al lavoratore di partecipare alla vita sociale. Ciò si andrebbe a manifestare anche attraverso la partecipazione a riti religiosi e sociali, presenti nel corso delle festività. Alla stessa finalità vengono definiti i riposi periodici. Si tratta della possibilità di andare a garantire al lavoratore la possibilità di recuperare la stanchezza fisica e mentale dovuta dal lavoro, con giorni non lavorativi.
Lavoro festivo: scopriamo le regole che lo determinano
Quando si parla di lavoro festivo sarà il caso di andare ad approfondire. Inoltre sarà bene tenere a mente che nei giorni di festa come ad esempio anche in occasione del Natale, al lavoratore si garantiscono due diritti. Il primo è quello di astensione dal lavoro festivo, e il secondo è quello di ottenere la retribuzione adeguata.
In caso di festività lavorate, i lavoratori dovranno godere di una maggiorazione della propria retribuzione. L’incremento in termini percentuali, si viene a definire da quanto enunciato dal contratto collettivo applicato alla categoria interessata. L’importo spettante sarà differente in base alla contabilizzazione di pagamento del lavoratore: è possibile su base fissa che determinata dalle ore lavorate.
Nel caso in cui il lavoratore sia retribuito su base fissa, la retribuzione giornaliera spettante sarà maggiorata in base alla percentuale stabilita per lavoro festivo. Nel caso in cui invece il lavoratore dipendente sia retribuito a ore, sono stabilite delle quote orarie, riguardanti le ore di lavoro compiute, oltre alla maggiorazione determinata per il lavoro festivo. Per nuove opportunità di lavoro sarà bene scoprire anche le novità in arrivo: https://www.mentefinanziaria.it/lavoro-e-lauree-abilitanti-cosa-cambia-e-quali-sono/
A tutti i lavoratori non resta che augurare che sia un proficuo Natale.
