Dichiarazione OSS, e IVA scadenza 31 ottobre: nuove regole

Dichiarazione OSS detto One Stop Shop, coinvolge il prossimo 31 ottobre i soggetti passivi IVA che vi hanno aderito. Facciamo chiarezza sulle nuove regole.
Dichiarazione OSS
Dichiarazione OSS

Dichiarazione OSS e versamento IVA, è il prossimo appuntamento con il Fisco che andrà ad interessare tutti coloro che sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione relativa al III trimestre 2021. La data da segnare sul calendario è quella del prossimo 31 ottobre 2021. Vediamo a chi è rivolto tale regime fiscale, quali sono le scadenze, e i vantaggi derivati dalla sua adesione.

Cos’è la Dichiarazione OSS

Il regime fiscale denominato OSS non UE, è disciplinato dall’art. 74-quinquies del D.P.R. n. 633/1972. In data precedente allo scorso 1° luglio 2021 il regime fiscale in questione era denominato MOSS ( (Mini One Stop Shop). Tale disposizione andava a coinvolgere i soggetti passivi nell’ambito della prestazione di  servizi di teleradiodiffusione ed elettronici, nonché quelli di telecomunicazione, rivolti a privati consumatori. Inoltre take regime fiscale vede la sua applicazione a tutte le tipologie di servizi, come anche alle vendite a distanza intracomunitarie di beni, e a quelle sulle piattaforme on line. Oggi si ridefinisce con la sigla OSS (One Stop Shop).

A tale regime fiscale pertanto, potranno aderire ed emettere relativa Dichiarazione OSS, quei soggetti passivi domiciliati o residenti fuori della UE. Inoltre saranno coinvolti anche coloro che non risiedono in maniera stabile in alcuno Stato membro, ma devono comunque tenere conto degli obblighi IVA. Saranno coinvolti coloro che nello specifico offrono prestazioni riguardanti servizi resi nell’Unione Europea, a committenti non soggetti passivi d’imposta.

Vantaggi per chi sottoscrive tale regime fiscale speciale

Per i soggetti interessati, l’adesione ai regimi speciali, avviene a mezzo di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nello schema di cui agli allegati A e B del provvedimento n. 168315/2021. Infatti gli obblighi riguardanti l’IVA vengono assolti grazie alle nuove modalità centralizzate digitali. Andando pertanto a trasmettere le operazioni effettuate e provvedendo al pagamento dell’imposta dovuta nei vari Stati europei, in versamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione, direttamente all’Erario italiano.

I vantaggi dell’adozione del regime OSS sono notevoli. Si andrà decisamente a snellire il carico di oneri fiscali su più fronti. Inoltre coloro che aderiranno alla Dichiarazione OSS saranno di certo esonerati dell’obbligo di apertura dei una posizione IVA, per ogni singolo Stato membro UE, in cui si opera commercialmente. Inoltre si verrà sollevati dagli obblighi di fatturazione, registrazione e dichiarazione IVA annuale. Un risparmio di costi di gestione aziendale, davvero notevole.

Come si versa l’imposta dovuta

In base alla Dichiarazione OSS, i soggetti interessati, dovranno versare l’imposta dovuta, entro il termine di presentazione della dichiarazione stessa. Pertanto entro la data del 31 ottobre 2021 bisognerà provvedere anche al versamento dell’IVA. L’importo sarà determinato in base alle operazioni fiscali, per le quali l’imposta è divenuta esigibile nel III trimestre dell’anno 2021.

Come enunciato attraverso l’art. 1, comma 1, del D.M. 20 aprile 2015, come modificato dall’art. 1, comma 1, lettera b), del D.M. 12 luglio 2021, l’imposta dovuta dai soggetti passivi aderenti al regime OSS deve essere versata, senza la possibilità di potersi avvalere della compensazione, a mezzo del modello F24.

In versamento della somma dovrà avvenire a mezzo  addebito sul proprio conto, in essere presso un intermediario della riscossione convenzionato con l’Agenzia delle Entrate.

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