Decreto Rilancio: misure per la ripartenza

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Decreto Rilancio. Varato il maxi decreto da 55 miliardi: aiuti a cittadini, imprese, turismo, scuola, famiglia e tanto altro

Ci è voluto davvero molto tempo per riuscire a partorirlo. Eccolo, finalmente, il Decreto Rilancio che dovrà condurre l’Italia fuori dalla crisi post Coronavirus.

Varata ieri sera, dopo un ennesimo Consiglio dei Ministri, la manovra stanzia ben 55 miliardi da destinare alla ripartenza, così suddivisi: 25,6 miliardi di euro ai lavoratori, 15/16 miliardi di euro alle imprese che godranno, inoltre, di tagli alle tasse per 4 miliardi, 3 miliardi alla sanità, 2 miliardi al turismo e 1,4 miliardi a Università e ricerca.

Si tratta di “una ripartenza pressoché completa, ma è bene evitare che ci siano troppi spostamenti interregionali che potrebbero condizionare la curva epidemiologica“, ha dichiarato il premier Conte nella presentazione.

Misure per le Imprese

Per le piccole medie imprese fino a 5 milioni di fatturato sono stati stanziati 10 miliardi. Tra i provvedimenti, i contributi a fondo perduto per le aziende che abbiano subito un calo del fatturato di un terzo nel mese di aprile, rispetto allo stesso periodo 2019. L’indennizzo, erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, sarà pari al 20% per aziende fino a 400 mila euro di fatturato; 15% tra i 400 mila euro e 1 milione di fatturato; indennizzo del 10% fino a 5 milioni di fatturato.

Importante anche il credito d’imposta del 60% sui canoni di affitto per 3 mesi e l’annullamento degli oneri fissi sulle bollette fino a luglio. Si potrà usufruire di queste due misure, solo nel caso in cui sia stato registrato un calo del fatturato del 50% nel periodo di riferimento.

Nel Decreto Rilancio, previste anche misure per le imprese tra i 5 e i 50 milioni di euro che hanno registrato un calo superiore al 33%: sconto fiscale entro i 2 milioni di euro su Ires e Irpef in tre anni e detassazione per gli aumenti di capitale superiori a 250 mila euro.

Non sono state dimenticate neanche le imprese con fatturato superiore ai 50 milioni, per le quali è stato predisposto il Patrimonio Rilancio, alimentato dai titoli di stato emessi dal Mef, che consentirà alle s.p.a di accedere a prestiti obbligazionari convertibili e molto altro.

Per tutte le imprese fino a 250 milioni, stop al saldo Irap di giugno. Esclusi dal provvedimento: banche, enti finanziari, assicurazioni e amministrazioni pubbliche.

Le misure per i Lavoratori

Numerose anche le misure per i lavoratori nel Decreto Rilancio, con l’introduzione di importanti novità che potrebbero cambiare il corso degli eventi anche alla fine dell’emergenza Coronavirus.

Confermata e prolungata la cassa integrazione Covid-19, per un totale di 18 settimane (9 previste dal Dl Cura Italia e 9 introdotte). Semplificata la procedura per l’accredito della cassa integrazione in deroga.

Stop ai licenziamenti per altri 3 mesi, in aggiunta ai 60 giorni previsti dal Cura Italia, con riferimento alle procedure avviate dopo il 23.02.2020.

Buone notizie anche per i lavoratori con NASpI e la DIS-COLL in scadenza tra il 1.02.2020 e il 30.04.2020: prolungato di due mesi il sostegno finanziario. Introdotta, inoltre, un’importante novità: i percettori di sostegno potranno essere occupati in agricoltura per un massimo di 60 giorni e 2000 euro, senza dover rinunciare ai sussidi.

Prorogati sino a settembre i versamenti di tasse e contributi sospesi. Il pagamento potrà essere effettuato a partire dal 16.09.2020 in un’unica soluzione o in 4 diverse rate, senza applicazione di sanzioni o interessi.

Bonus autonomi: 600 euro ad aprile, 1000 a maggio

Confermato anche per il mese di aprile il Bonus 600 euro per autonomi iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e per i co.co.co. L’importo salirà a 1000 euro per il mese di maggio, in caso di comprovata riduzione del fatturato del secondo bimestre per il 33% rispetto allo stesso periodo 2019.

Per i lavoratori del settore agricolo già beneficiari del Bonus marzo, ad aprile l’importo scenderà a 500 euro.

Colf, Badanti e braccianti: bonus e regolarizzazione

Introdotto il Bonus per Colf e badanti con contratto in essere, alla data del 23.02.2020, superiore alle 10 ore settimanali: l’importo sarà di 500 euro per i mesi di marzo e aprile. In caso di contratto superiore alle 20 ore, l’importo salirà a 600 euro.

Importante novità è senza dubbio quella della regolarizzazione di lavoratori agricoli, colf e badanti: sarà possibile richiedere la regolarizzazione di un rapporto di lavoro irregolare o registrare un contratto di lavoro subordinato già in essere con cittadini stranieri e dei lavoratori irregolari. La domanda non potrà essere presentata nei confronti di cittadini stranieri oggetto di provvedimento di espulsione, né da datori di lavoro condannati per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori“.

I cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un “permesso temporaneo” della durata di 6 mesi.

Famiglia e Scuola: le misure di sostegno

Confermato il Bonus Baby Sitter, che sale a 1200 euro per chi non ne ha ancora usufruito e a 2000 euro per medici e operatori sanitari. Il Bonus sarà utilizzabile anche per i Centri Estivi.

Introdotti ulteriori 12 giorni di permesso ex l. 104.

Prolungato di ulteriori 15 giorni il congedo parentale straordinario, retribuito al 30% fino a luglio, per chi ha figli sotto i 12 anni di età.

Stanziati ulteriori 150 milioni per il Fondo per le politiche per la famiglia, destinati anche al potenziamento dei Centri Estivi.

Novità in arrivo anche per la scuola, con 16 mila nuove assunzioni, per un totale di 32 mila nuove assunzioni nel corpo docenti. Stanziati, inoltre, 331 milioni per la messa in sicurezza degli istituti scolastici.

Reddito di Emergenza

Introdotto, con il Decreto Rilancio, il tanto dibattuto “reddito di emergenza“, destinato alle famiglie in difficoltà escluse da altre tipologie di sussidi. Il REM sarà erogato per due mesi, con importo tra i 400 e gli 800 euro, sulla base del numero dei componenti famigliari. Tra i requisiti per potervi accedere: residenza in Italia, reddito 2019 inferiore a 10 mila euro, Isee inferiore a 15 mila euro.

Decreto Rilancio e Bonus Vacanze

Giunto anche l’ormai famoso Bonus Vacanze, per famiglie con Isee non superiore a 40 mila euro, utilizzabile dal 1.07.2020 al 31.12.2020 per sconti fino all’80% sull’importo dovuto a imprese turistico ricettive e B&B e per detrazioni d’imposta fino al 20%. L’importo previsto è di 500 euro a famiglia, di 300 euro per i nuclei famigliari di due persone e 150 euro per la singola persona.

Bar e ristoranti, alberghi e stabilimenti: le misure nel Decreto Rilancio

Stop alla tassa sull’occupazione del suolo pubblico per bar, ristoranti e locali fino ad ottobre.

Introdotto il credito d’imposta fino al 60% sulle spese sostenute per poter avviare nuovamente il locale.

Congelato il versamento della prima rata IMU con scadenza 16.06.2020 per alberghi, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, campeggi, rifugi di montagna, stabilimenti balneari marittimi e termali.

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