Chi favorisce la legge di Bilancio per assunzioni

Chi favorisce la legge di Bilancio

Ci si domanda chi favorisce la legge di Bilancio 2023, visto che all’interno della manovra c’è stato spazio anche per gli aiuti statali legati alle assunzioni. Tra le categorie più agevolate dalla finanziaria sono le stesse che generalmente hanno meno garanzie. Si tratta delle ‘donne e dei giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età. Nello specifico, coloro che fino ad oggi hanno avuto diritto a percepire il reddito di cittadinanza. A confermare la manovra ci ha pensato la bozza della legge di Bilancio pubblicata il 23 novembre 2022.

Durante questi ultimi anni, per quanto riguarda lo sgravo del contributi, si sono introdotte diverse misure. Queste avevano due obiettivi principali: il primo è quello di dare un aiuto concreto alle aziende per assumere nuovi dipendenti. Il secondo obiettivo è quello di fronteggiare il calo dell’occupazione e in particolar modo quella giovanile. Grazie all’art. n.55 della manovra, queste agevolazioni continueranno anche lungo il 2023.

Chi favorisce la legge di Bilancio 2023 bonus assunzioni

Chi favorisce la legge di Bilancio 2023: i bonus in arrivo

Il 22 novembre 2022 il Consiglio dei ministri ha pubblicato un comunicato stampa che riporta delle novità. Nello specifico, si legge che arriveranno delle agevolazioni per le aziende che assumono a tempo indeterminato. Chi invece ha un contratto a tempo determinato, può avere una soglia massima di 6 mila euro per i contributi. Si agevoleranno maggiormente le donne e chi non ha raggiunto i 36 anni, oltre che per tutti coloro che già percepiscono il reddito di cittadinanza. Grazie alla nuova misura, i datori di lavoro privati che decidono di assumere lavoratori a un contratto a tempo indeterminato, tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre del medesimo anno, avranno delle agevolazioni. Si tratta di avere, in un periodo massimo pari a 12 mesi, un esonero rispetto il versamento dei contributi previdenziali che sono a carico del capo di lavoro. Si escludono i contributi e premi da destinare all’Inail.

Il limite resta di 6 mila euro annui, che si andrà ad applicare su base mensile. L’aliquota di computo legata alle prestazioni pensionistiche resta sempre la stessa. L’esonero non tiene in considerazione i rapporti di lavoro di tipo domestico. Lo stesso esonero, però, si riconosce a coloro che decidono di trasformare i contratti di lavoro da tempo determinato a indeterminato.

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Chi favorisce la legge di Bilancio 2023: le agevolazioni

All’interno della legge di Bilancio 2023 si vedrà come i bonus assunzione hanno lo scopo do agevolare in due casi distinti. Nella prima situazione, si viene incontro a chi assume per la prima volta e con un contratto a tempo indeterminato. Nel secondo caso si vuole dare un aiuto a coloro che stabilizzano i lavoratori dipendenti che si trovano già all’interno dell’azienda. Si tratta quindi di coloro che passano da un lavoro a tempo determinato a uno a tempo indeterminato. In occasione di una conferenza stampa, dove il nuovo esecutivo ha spiegato le misure che si troveranno in manovra, la premier Meloni ha fatto degli appunti. Ha infatti specificato che il bonus assunzioni si potrà applicare per 36 mesi e unicamente per aumentare il personale. Nello specifico, rispetto la media dell’azienda in questi ultimi 3 anni.

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