Brexit, pagamenti e investimenti: scopriamo cosa è cambiato

Brexit ormai consolidata nel Regno Unito, da inizio 2021. Facciamo il punto sui principali cambiamenti messi in atto.
brexit
brexit

Brexit ormai consolidata sul suolo del Regno Unito, andando così a caratterizzare le normative in merito ai trasferimenti di denaro. Cerchiamo di fare il punto della situazione, mettendo in luce i dettagli che regolano i trasferimenti di denaro da e verso il Regno Unito.

Pagamenti e prelievi di denaro: facciamo i conti con la Brexit

Sono passati già 12 mesi da quando il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea. Sono stati in molti a dover fare i conti con la conseguenza di tale situazione, in merito alla gestione dei propri investimenti e risparmi, oltre la Manica.

Di certo si potrà proseguire tranquillamente ad andare ad utilizzare la propria carta emessa da una banca italiana, per effettuare pagamenti e prelievi nel Regno Unito. Coloro che sono titolari di una carta annessa ad un circuito internazionale, non troveranno alcuna difficoltà nell’utilizzarla in suolo britannico. Si potranno comunque compiere le operazioni di prelievo presso gli sportelli automatici, o provvedere ad operare pagamenti presso gli esercizi commerciali.

Assicurazioni operanti nel regno Unito, dopo la Brexit

Con l’avvento della Brexit non si avranno di certo ripercussioni in ambito assicurativo. I clienti che hanno sottoscritto un contratto di assicurazione con Azienda assicurativa del Regno Unito, non vedranno alcuna variazione in merito alle loro coperture assicurative.

Anche l’entità dei premi inclusi nel proprio contratto non subiranno limitazioni o condizionamenti, derivanti di possibili variazioni a livello societario. Di certo l’assicurazione britannica sarà in grado di poter per garantire la continuità del proprio servizio di copertura, anche in Italia.

Come operano le banche oltre la Manica con la Brexit

Con l’avvento della Brexit gli istituti bancari britannici che hanno operato sul territorio italiano al 31 dicembre 2020 sono stati autorizzati a operare quali intermediari di Paese terzo. Pertanto tali istituti di credito sono in grado di poter svolgere le attività per le quali è stata richiesta dal cliente l’autorizzazione. Sarà però limitata l’autorizzazione alla gestione dei rapporti già esistenti. La stessa procedura viene a regolamentare anche tutti quei servizi di investimento. Non è da dimenticare infine che i depositi bancari vedranno il proseguo della tutela da parte di un sistema di garanzia italiano.

Come si trasferiscono somme di denaro nel Regno Unito

L’attuazione della Brexit di fatto rende comunque possibile poter effettuare trasferimenti di denaro nel Regno Unito. Si potrà ancora utilizzare il proprio l’IBAN già acquisito su suolo britannico, e compiere anche pagamenti SEPA.

I bonifici e gli addebiti diretti, sono ancora possibili in quanto il Regno Unito anche se ha attuato la Brexit, resta comunque a fare parte dell’area unica dei pagamenti in euro. Malgrado tutto ciò potrebbe esserti necessario andare a fornire il proprio codice BIC in aggiunta al personale IBAN. Inoltre da rammentare che il proprio indirizzo di residenza dovrà tassativamente essere noto ai beneficiari.

Ultima nota da rammentare riguarda le possibili variazioni di costo in caso di recesso. In questo caso sarà l’istituto di credito stesso che informerà l’utente con 60 giorni di anticipo, come stabilito dalla normativa nazionale sulla variazione unilaterale delle condizioni bancarie contrattuali.

Acquisti sul web

Dal nostro Paese sarà comunque possibile continuare a fare acquisti su piattaforme digitali britanniche. Tali operazioni a quanto pare sono messe alla stregua di una  qualsiasi transazione commerciale effettuata sul sito di un Paese extra UE.

Articoli Correlati