Bollette pazze e rimborsi: cosa cambia?

Bollette pazze, nuove regole per i conguagli: ecco le nuove tutele per i consumatori

Bollette pazze? Niente paura: un emendamento proposto da Fratelli d’Italia punta a tutelare in maniera più incisiva i consumatori rispetto ai conguagli applicati dalle società che si occupano di servizi primari come l’energia. Vediamo di cosa si tratta.

Cosa è un conguaglio?

Partiamo dai fondamentali, ovvero partiamo dal capire cosa è un conguaglio. Esso è un’operazione di confronto che l’azienda che offre un determinato servizio (energia elettrica, gas) tra la quantità del servizio effettivamente usata e quella che viene fatturata.

Il conguaglio dunque può essere positivo (arriva un tot in più da pagare) o negativo (l’azienda restituisce quanto chiesto in più).

I conguagli sono dunque operazioni normali, ma possono essere particolarmente fastidiosi poiché il consumatore si aspetta di pagare il giusto nella bolletta che riceve ogni 1 o 2 mesi.

Cosa cambia con la legge di Bilancio?

L’obiettivo dell’emendamento sulle bollette pazze è quello di portare un po’ di ordine nel settore. L’obiettivo è di tutelare maggiormente in consumatore che spesso riceve bollette esageratamente alte dovute a errori di fatturazione.

In caso di errata fatturazione, il consumatore riceverà – se l’emendamento verrà approvato – il rimborso della somma pagata e tale rimborso verrà accompagnato da un ulteriore 10% come “risarcimento danni”.

Rimborso bollette pazze: come si calcola?

Secondo quanto stabilito nell’emendamento proposto da FdI, i risarcimenti per i maxi conguagli potranno essere calcolati in base al danno subito. Il rimborso minimo è fissato in 100 euro.

Quali sono i settori coinvolti?

Stando a quanto filtra dai palazzi, le aziende coinvolte sono quelle che forniscono acqua, gas, servizi telefonici o televisivi o internet, elettricità.

Il Codacons, una delle maggiori associazioni che si occupano della tutela del consumatore, mette in dubbio che questa proposta venga accettata dalle aziende.

Cosa ne pensa il Codacons?

“L’entità del risarcimento deve essere più elevato, allo scopo di spingere i fornitori dei servizi a comportamenti più corretti verso i propri clienti”, ha dichiarato l’associazione sul suo sito ufficiale.

Le bollette pazze, secondo il Codacons, sono un fenomeno particolarmente fastidioso.

Secondo l’associazione, costringerebbe le famiglie a un vero e proprio calvario in cui l’utente si ritrova, spesso, rimbalzato da un ufficio all’altro. Talmente rimbalzato da rinunciare alla contestazione.

Commenta il presidente Codacons Carlo Rienzi: “In tal senso è giusto prevedere un indennizzo per le vittime delle bollette errate, ma il 10% degli importi non dovuti è insufficiente, e l’entità del risarcimento deve essere aumentato per avere una reale funzione deterrente“.

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