Autovelox non segnalato: quando si può contestare

Autovelox da sempre il peggior nemico degli automobilisti. Vediamo come fare chiarezza, in merito all’eventuale multa inflitta, se legittima o meno.
autovelox
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Autovelox quale grande incubo da sempre, degli automobilisti italiani. La presenza dei rilevatori di velocità nelle nostre città e sulle principali arterie viarie, incutono il timore di incorrere in salate sanzioni. Da qualche giorno abbiamo potuto assistere all’approvazione del nuovo decreto Infrastrutture, da parte della Camera.

Nel documento vi sono incluse diverse novità che vanno ad interessare anche direttamente gli automobilisti. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, e vediamo di cosa si tratta.

Che fare se l’autovelox non è segnalato correttamente

Il decreto Infrastrutture ha posto l’attenzione su diverse normative che vanno a regolare i trasporti, nel nostro Paese. Le novità sono molteplici, e vertono anche sulla possibilità di evitare le pesanti sanzioni previste del Codice della strada.

Ad esempio vi è la possibilità di vedersi revocare la sanzione inflitta nel caso in cui si non si abbia la patente con sé. Certo sempre a patto che questa non sia andata oltre il termine della sua validità. Anche le multe derivanti dalle rilevazioni a mezzo autovelox, sono state a lungo dibattute. E proprio in tal senso si è espressa più volte anche la Corte di Cassazione. Attraverso l’ordinanza n.° 29594 della Seconda Sezione Civile, viene sancito che tali strumenti ‘mobili’, cioè quelli montati sulle vetture dei vigili urbani, debbano essere sempre segnalati preventivamente agli automobilisti.

A tal riguardo la Cassazione determina che sia opportuno collocare una scritta luminosa ben visibile, posta  sulla stessa auto usata dai vigili che vanno ad attuare il controllo della velocità. Nel caso non sia messo in atto nessun segnale di avviso, le multe potranno essere annullate.

In fase di dibattimento ci sono stati già dei precedenti in cui il giudice di pace avevano dato ragione all’automobilista, ricordando che il Codice della strada prevede l’obbligo di preavviso delle postazioni di controllo della velocità. Tale normativa include anche le cosiddette postazioni mobili autovelox, anche se un decreto ministeriale permette loro di non installare alcuna scritta luminosa.

Autovelox non segnalati e pioggia di multe: decreto ministeriale Codice della strada cosa definiscono

Certamente la questione è alquanto complessa. Ogni caso di contestazione in merito alle multe inflitte attraverso la rilevazione di un autovelox non segnalati, necessita di un esame molto attento. Il decreto ministeriale di fatto esonera gli agenti a dover necessariamente segnalare con una scritta luminosa, la postazione autovelox.

Il numero 282 del 13 giugno 2017, all’articolo 7.3 dell’allegato 1 del decreto, riporta: “nessuna preventiva segnalazione è prevista per i dispositivi di rilevamento della velocità installati a bordo di veicoli per la misura della velocità anche ad inseguimento”.

Prendendo in esame il Codice della strada all’articolo 142 (comma 6-bis) che secondo i giudici della Cassazione ha maggior valenza rispetto al decreto ministeriale, viene riportato che: “le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi”. Inoltre si legge che: “le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno”. Pertanto per la Corte di Cassazione si evince quanto segue: “la previsione attuativa rimessa al decreto ministeriale delle modalità di impiego delle postazioni di controllo della velocità e delle modalità di segnalazione delle stesse, opera nell’ambito del generale obbligo di segnalazione preventiva e ben visibile”

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